Sono sempre di più le aziende in grado di rendersi conto che migliorare il clima di vivibilità all’interno del posto di lavoro, può condurre a importanti benefici in termini di produttività. Tra gli spunti più utili in tal senso c’è, sicuramente, la possibilità di poter portare il proprio cane o il proprio gatto sul luogo di lavoro, sfruttando la consapevolezza che le aziende italiane che si sono mosse in tal senso, hanno potuto concretizzare in realtà consentendo – appunto – ai propri dipendenti l’opportunità di condurre micio o fido al lavoro.
Sono numerosi gli studi che dimostrano come la condivisione dell’ambiente di lavoro con il proprio animale domestico possa avere un’influenza positiva sui dipendenti e sulla stessa azienda, poichè in grado di diminuire lo stress, incrementare la socializzazione tra colleghi e, di conseguenza, l’aumento della produttività. Stando a diverse analisi condotte dalla Virginia Commonwealth University School of Business, d’altronde, non c’è niente di cui sorprendersi: lo stress è tra le principali cause di assenteismo e di scarsa produttività.
Dallo spunto di cui sopra a quello successivo, il passo è stato abbastanza breve: lo studio ha infatti confrontati i dati psicofisici di persone che hanno animali domestici, e quelle che invece non ne hanno, valutandone i livelli di stress, di soddisfazione e di impegno. È così emerso che i giorni in cui gli amici a quattro zampe erano in ufficio i livelli di ansia diminuivano in maniera notevole rispetto a quando non erano presenti. Diventando obbligatorie le pause all’aria aperta per condurre fido o micio fuori dai confini dell’ufficio, anche i padroni ottenevano un notevole e immediato beneficio.
Al momento, in Italia non sono moltissime le aziende che consentono ai propri dipendenti di condurre gli animali in ufficio. Non mancano però gli esempi: Nintendo Italia e Google hanno ad esempio previsto degli spazi aziendali dedicati agli animali domestici, e molti altri “big” si sono già mossi in questo senso. Meno propense, anche per vincoli organizzativi, sono invece le piccole e le medie imprese. Qualcosa, tuttavia, sembra si stia muovendo anche in tal fronte…