I cani possono diagnosticare la malaria?

La malaria colpisce ogni anno centinaia di milioni di persone in tutto il mondo. E, solo due anni fa, quasi mezzo milione di vittime sono state purtroppo registrate in un solo anno solare. Ma cosa succederebbe se la malattia trasmessa dalle zanzare potesse essere identificata prima che possa iniziare a produrre i suoi effetti debilitanti?

In effetti, questo è quello che sta accadendo grazie a un team di ricercatori che sta utilizzando l’olfatto acuto dei cani per determinare la presenza della malaria negli esseri umani.

I risultati di un nuovo studio, presentati pochi giorni fa a New Orleans, dimostrano infatti che i cani possono rilevare con precisione il parassita della malaria semplicemente annusando i calzini indossati da coloro che sono stati infettati dalla malattia. Ne deriva che, in apparenza, un semplice test olfattivo potrebbe prima o poi essere utilizzato per confermare la presenza della malattia, il che significa che questa particolare abilità canina potrebbe servire come sistema di allerta precoce per identificare e trattare la malaria.

“Anche se i nostri risultati sono in una fase iniziale, in linea di principio abbiamo dimostrato che i cani potrebbero essere addestrati a rilevare le persone affette da malaria dal loro odore con un grado credibile di precisione”, ha detto il Prof. Steve Lindsay, il principale autore dello studio, del dipartimento di scienze biologiche della Durham University, Regno Unito.

“Questo potrebbe aiutare a prevenire la diffusione della malaria in Paesi che sono stati dichiarati liberi dalla malaria”, ha aggiunto, “e anche garantire che le persone, molte delle quali potrebbero non essere consapevoli di essere infettate dal parassita della malaria, ricevano un trattamento farmacologico antimalarico per la malattia”.

Non si tratta comunque di una piena novità in questo settore di ricerca. I cani da fiuto sono stati precedentemente addestrati per rilevare la presenza di cancro negli esseri umani, così come il diabete. Ma questa è la prima volta che i canini sono stati in grado di annusare un’infezione parassitaria.

 

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