Stando a quanto riferisce una recente indagine condotta da Adoc, gli italiani spendono in media 1.800 euro l’anno per mantenere un cane di taglia media, mentre per un gatto i costi sono mediamente più bassi, ma comunque in grado di raggiungere gli 800 euro. Somme non certo irrilevanti che, in tempi di dichiarazione dei redditi, meritano certamente un discreto approfondimento, anche alla luce della recente risoluzione dell’Agenzia delle Entrate che ha chiarito le agevolazioni fiscali per chi ha un amico a quattro zampe. Ma che cosa ha stabilito? E che cosa si può detrarre? E, ancora, con quali limiti?
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Dichiarazione dei redditi, come detrarre le spese veterinarie
Tempo di dichiarazione dei redditi. E, dunque, anche tempo di raccogliere le vostre spese veterinarie, visto e considerato che da nel modello 730 i contribuenti potranno scegliere di “scaricare” alcune delle spese compiute nei confronti del benessere dei propri animali.
La detrazione fiscale ottenibile sulle spese veterinarie è utile per poter ridurre l’imposta lorda che viene calcolata sul reddito complessivo posseduto dal contribuente. All’interno dell’elenco delle detrazioni figurano da qualche tempo anche le spese per il benessere degli animali, alle quali è possibile applicare un benefit del 19 per cento.