Se sei arrivato su questa pagina molto probabilmente devi affrontare un viaggio con il tuo cane. Magari stai per cedere alla disperazione per le porte chiuse che hai ricevuto cercando compagnie aeree che accettano cani. Non vogliamo darti false speranze perché, ancora nel 2021, non è possibile viaggiare con i nostri animali a fronte numerosissime campagne di sensibilizzazione anti abbandono. O meglio, è possibile solo per alcuni, ovvero quelli che pesano meno di otto chilogrammi.
I cani che pesano più di 8 kg andranno in stiva
Per tutti gli altri il viaggio deve avvenire in stiva, assieme ai bagagli correndo rischi anche fatali ai quali nessuno sottoporrebbe il proprio cane. L’unica colpa dei cani di taglia media è grande è quella di essere “grandi” e, per questo, devono finire chiusi in trasportini che verranno caricati in stiva come un bagaglio. Il rischio per questi poveri animali è così elevato che tantissime persone ricorrono a soluzioni estreme come viaggi in auto o in traghetto e, addirittura, traversate oceaniche in navi cargo.
Le condizioni di trasporto in aereo per i cani
Basta una rapida ricerca online per trovare informazioni che, a prima vista, sembrano rassicuranti perché tutte le compagnie aeree accettano cani con precise limitazioni di regole, costi e procedure. Per ognuna è fondamentale rispettare questi requisiti:
- Bisogna avere tutti i documenti del cane in regola tra cui chip, vaccinazioni ed iscrizione all’anagrafe canina.
- Il trasportino deve avere dimensioni tali da poter consentire al cane di stare alzato o coricato
- Non sono ammessi sedativi per cani
- Il costo del biglietto è enormemente maggiorato.
Una discriminazione difficile da comprendere
Gli unici cani grandi ammessi sono quelli di servizio e quelli che assistono i non vedenti quale ulteriore discriminazione che ad oggi non può più essere accettata. Se le compagnie di viaggio via mare e quelle via terra hanno trovato modi e soluzioni per ammettere tutti i cani, perché in aereo questo non è possibile? Dopotutto se un cane di servizio può accedere, come mai questo diritto non è riservato anche agli altri amici pelosi?
Non è così impensabile come si crede.
Non è impossibile ammettere cani a bordo. Semplicemente è una questione di costi per le compagnie aeree ma parliamo di cifre che le aziende potrebbero ricoprire facendo pagare il prezzo del biglietto a Fido, proprio come si fa per l’umano. L’ipotesi sarebbe quella di acquistare un posto per il padrone ed un posto per il cane che se ne starebbe appollaiato a terra vicino all’odore e alle rassicurazioni del suo umano. Perché questo non è ancora possibile?
Sul sito Come Viaggiare c’è una lista molto esaustiva delle compagnie aeree che accettano animali ma tutte escludono l’ipotesi dei cani dal peso superiore agli 8/10kg. Purtroppo non c’è molto da fare se non sperare che, in un futuro piuttosto prossimo l’accesso possa esser consentito a tutti i cani predisponendo regole tali da garantire un viaggio sereno a tutti i viaggiatori.
Quali rischi comporta il viaggio in stiva?
Ce ne sono parecchi, tutti dovuti a qualche negligenza degli addetti al trasporto dei bagagli. Nonostante le cabine di stiva destinate agli animali siano correttamente riscaldate e pressurizzate le morti sono decisamente numerose. Queste avvengono a causa di trasporti maldestri tra aereo, aeroporto e stiva e allo sbalzo termico che colpisce l’animale quando lasciato al freddo o al sole per troppo tempo.
I cani molto ansiosi si feriscono grattando il trasportino per fuggire, vengono bombardati da rumori per i quali gli umani indossano cuffie o vengono coinvolti in assurdi incidenti di trasporto. Bisogna essere realisti e capire che, ad oggi, non è possibile viaggiare con il proprio cane in aereo se questo pesa più di 8 kg perché i rischi sono maggiori dei benefici.
O meglio, sicuramente ci sono compagnie aeree più attente di altre ma non è possibile sapere in anticipo se il cane avrà un infarto, una dilatazione gastrica o una reazione incontenibile a causa dei rumori. Inoltre i cani considerati pericolosi non sono ammessi, così come quelli branchicefali che potrebbero avere problemi gravi di respirazione.