Chi ha uno o più animali domestici sa bene che dare loro affetto è certo importante, ma non sufficiente per fare sì che abbiano una vita lunga e serena. Proprio come noi, si ammalano, invecchiano e hanno bisogno di cure, talvolta anche molto costose. È per questo motivo che l’annuncio del nuovo bonus animali d’affezione aveva fatto tirare un sospiro di sollievo ai possibili destinatari.
Sollievo durato ben poco. A distanza di molti mesi, infatti, non vi è ancora il decreto attuativo che il Ministero della Salute avrebbe dovuto pubblicare entro un tempo massimo di 90 giorni. Dunque, ad oggi, benché si tratti di una misura ufficiale, per la quale la legge di Bilancio 2024 ha già previsto lo stanziamento di 750.000 euro per gli anni dal 2024 al 2026, non è ancora possibile farne richiesta.
Per fortuna, non si tratta dell’unica misura prevista per chi ha degli animali domestici.
Bonus animali d’affezione: cosa c’è da sapere
La legge di Bilancio 2024 ha destinato, per quest’anno, 250.000 euro al nuovo bonus animali domestici; purtroppo, a causa del forte ritardo nell’emanazione del decreto attuativo, ancora nulla si sa circa le modalità di accesso, le tempistiche per l’invio della richiesta e l’ammontare del contributo individuale. Nemmeno le categorie di animali incluse nella dicitura “d’affezione” risultano chiare; il termine potrebbe infatti fare riferimento esclusivamente a cani e gatti o anche a volatili, roditori, rettili e pesci.
Quello che al momento pare chiaro – sebbene nulla possa essere dato per certo -, è che il bonus non sarà destinato indiscriminatamente a tutti i proprietari di animali domestici. A farne richiesta potranno essere esclusivamente i proprietari con un ISEE al di sotto dei 16.215 euro e con più di 65 anni di età.
Oltre a questo, è importante tenere presente che il contributo non potrà essere speso per l’alimentazione del proprio animale o l’acquisto di accessori a lui destinati. Infatti, secondo quanto si legge nel dossier della legge di Bilancio 2024, il “Fondo per il sostegno ai proprietari di animali d’affezione” è stato pensato esclusivamente per
“sostenere i proprietari di animali d’affezione nel pagamento di visite veterinarie, operazioni chirurgiche veterinarie, oltreché nell’acquisto di farmaci veterinari”.
Agevolazioni fiscali per proprietari di animali
Dato che il bonus, con ogni probabilità, non potrà essere richiesto prima del prossimo anno, chi desidera ottenere delle agevolazioni per prendersi cura in modo adeguato della salute dei propri animali domestici non può fare altro che sfruttare le agevolazioni fiscali nazionali o locali già attive.
A livello nazionale, è possibile portare in detrazione una parte delle spese veterinarie relative a interventi chirurgici, analisi di laboratorio, acquisto di medicinali, visite e prestazioni professionali. Entrando più nello specifico, questa agevolazione consente di ottenere una detrazione IRPEF pari al 19% delle spese sostenute entro un limite massimo di 550 euro e con una franchigia di 129,11 euro. Questo significa che, se si spende una cifra pari o inferiore a 129,11 euro, non è possibile portare nulla in detrazione; al di sopra di tale cifra e fino a un massimo di 550 euro, si possono invece detrarre il 19% della spesa. La somma massima detraibile è di poco inferiore a 80 euro.
Bonus e agevolazioni regionali e comunali
Le agevolazioni e i bonus locali variano da Comune a Comune o da Regione a Regione e sono generalmente destinati ai residenti. A seconda dei casi, possono offrire bonus per il pagamento delle spese veterinarie, agevolazioni fiscali e prestazioni veterinarie gratuite.
Per sapere se il proprio Comune o Regione offrono bonus economici, agevolazioni fiscali o servizi gratuiti destinati ai proprietari di animali d’affezione, è possibile visitare i siti ufficiali degli enti o rivolgersi direttamente agli uffici preposti.