È un dibattito che forse non conoscerà mai una fine: i gatti sono più intelligenti? O lo sono cani? I cani imparano e rispondono ai comandi, i gatti di solito no. Ma i gatti sono astuti cacciatori con una curiosità senza limiti, mentre i cani… no.
Ad ogni modo, per risolvere questo annoso dibattito, PBS NewsHour ha posto la domanda a tre scienziati: un neuroscienziato, un esperto di cognizione del cane e un esperto di comportamento e ricercatore della cognizione. Chi ha vinto?
La neuroscienziata Suzana Herculano–Houzel, che studia l’intelligenza animale scavando in profondità nella loro materia grigia, afferma che i cani hanno il doppio dei neuroni dei gatti. Considerato che i neuroni elaborano e inviano informazioni attraverso il sistema nervoso centrale, apparentemente i cani potrebbero essere più intelligenti. Ma quanto?
Stando alla neuroscienziata, i cani posseggono circa 530 milioni di neuroni nella corteccia cerebrale, contro i circa 250 milioni dei gatti e i 16 miliardi di neuroni degli esseri umani. È anche possibile che perfino i cani più piccoli, come i chihuahua, abbiano più neuroni dei gatti. “Quindi l’implicazione logica è che, sì, i cani sono molto più capaci dei gatti” – ha detto Herculano-Houzel.
Non per tutti è però così. Brian Hare, fondatore e direttore del Canine Cognition Center della Duke University, è infatti cauto nel mettere in discussione le specie l’una contro l’altra nel dibattito sull’intelligenza. Hare ha ad esempio rammentato che molti scienziati evitano il termine “intelligenza”, perché l’intelligenza è in genere studiata da una prospettiva umana-centrica.
“Chiedere quale specie è più intelligente è come chiedere se un martello è uno strumento migliore di un cacciavite” – ha detto Hare. Ogni specie è stata modellata dall’evoluzione per risolvere i problemi più importanti per la sua sopravvivenza e riproduzione, ha poi continuato. Dunque, vedere un delfino seduto su un albero sembra sciocco come uno scimpanzé che pesca nel mare ha ancora affermato, ricordando poi che le ricerche dimostrano che sia i delfini che gli scimpanzè sono dei geni nei loro habitat naturali.
Quindi, come bisognerebbe studiare la cognizione animale senza una gerarchia di intelligenza? “Molto di ciò che già sappiamo sull’intelligenza in altre specie cade su un gradiente o uno spettro” – ha detto Kristyn Vitale Shreve, dell’Oregon State University. Meglio insomma non porre in confronto due specie diverse!