I millennial? Sono sempre più attenti e affezionati ai propri animali domestici, tanto che spesso mettono i loro amici pelosi in cima alla loro lista di preoccupazioni nel momento in cui entrano in una nuova casa.
In particolare, il 73% dei millennial possiede attualmente un animale domestico, secondo i dati dell’American Pet Products Association. Si tratta di una quota maggiore rispetto a qualsiasi altra classe demografica, e che è rivista al rialzo in caso di acquirenti immobiliari, tanto che secondo i dati dell’agenzia Realtor.com, un 89 percento dei millennial che ha acquistato una casa quest’anno possiede un animale domestico.
Tutto ciò finisce anche con l’influenzare la scelta delle case. Prendersi cura degli animali domestici significa anche scegliere spesso di vivere in case più grandi, o puntare – ove possibile – su una casa unifamiliare. Poco male: mantenere gli animali felici sembra essere una priorità per i millennial, tanto che una statistica (negli USA) afferma che il 79 per cento degli acquirenti di case ha affermato che di valutare la propria casa in fase di acquisto anche sulla capacità di soddisfare o meno i bisogni dei propri animali domestici.
Numerose sono le declinazioni di tali valutazioni. Chi ha cani grandi punta a disporre di uno spazio all’aperto, un cortile o almeno un parco a pochi passi. Chi ha i gatti vuole capire subito dove andrà la loro lettiera. I proprietari di animali domestici anziani hanno spesso preoccupazioni per le scale. Gli acquirenti più abbienti desiderano comprare casa vicino a un centro benessere per i propri animali domestici, o negozi specializzati per i pets, e così via.
Non solo. Sempre secondo la ricerca, una volta che i millennial acquistano una casa, spesso riservano un discreto ammontare di denaro per la cura e la gestione dei propri animali domestici, arrivando a ipotizzare modifiche della casa e così via.