Il pesce guatto, conosciuto anche come ghiozzo o con il suo nome scientifico Gobius cobitis, appartiene alla famiglia della Gobiidae, ed è uno dei pesci più comuni del Mediterraneo, ma spesso rimane ai margini dell’attenzione di chi non frequenta abitualmente il mare. È un piccolo pesce bentonico, legato ai fondali sabbiosi o misti, che passa gran parte del tempo nascosto tra posidonia, ciottoli e micro-anfratti.
Questa specie ha saputo adattarsi a condizioni ambientali anche molto diverse tra loro: lo trovi nelle acque calme dei porti, nei fondali bassi delle spiagge, nelle zone ricoperte di alghe e persino nei piccoli canali costieri dove la salinità può variare. Questo spiega perché è così presente lungo tutte le coste italiane, dalla Sicilia alla Liguria, passando per Lazio, Puglia, Sardegna e Veneto.
Il nome del pesce guatto
Come avviene per molti pesci anche il guatto ha nomi diversi a seconda della zona, in particolare nel nostro Paese, dove i dialetti locali differiscono molto tra di loro. Il nome comune italiano è ghiozzo testone, visto che sono detti ghiozzi tutti i pesci della famiglia dei gobidae; guatto è un termine che appartiene al vernacolo delle Marche, utilizzato anche in Friuli, a Genova lo si chiama ghiggiun, a Napoli è più probabile trovarlo come mazzone, che diventa maccione in Sardegna e cuggione o mazzuni in altre regioni del sud Italia. Similmente sono chiamati sia il gobius cobitis, sia altre specie, come ad esempio il paganello (gobius paganellus) o il ghiozzo nero (gobius niger).
Aspetto e dimensioni del pesce guatto
I ghiozzi sono pesci ossei dalla particolare forma. La testa è ingrossata, da qui i nomi dialettali che lo chiamano testone o con termini simili, con particolari guance rigonfie e labbra sporgenti. Gli occhi sporgono dal profilo dorsale e sono abbastanza ampi e ben visibili. Le pinne sono arrotondate, non particolarmente grandi e la livrea è completamente ricoperta da maculature di colore marrone o verde. Varie chiazze, di colore più o meno intenso, sono presenti sulle zone laterali e consentono al pesce di mimetizzarsi con il fondale.
Le dimensioni non sono eccessive, in particolare il pesce guatto, o gobius cobitis, può raggiungere anche i 25 cm di lunghezza e i 900-1.000 g di peso; le altre due specie sono invece più piccole, difficilmente superano i 15 cm di lunghezza.
Dove vive il pesce guatto?
Il pesce guatto vive principalmente sul fondo, muovendosi a stretto contatto con sabbia, fango, ciottoli o zone ricoperte di posidonia. Questo stile di vita bentonico fa sì che sia una presenza costante in tantissime aree costiere italiane, anche in quelle che non immagineresti: piccoli porti turistici, moli, zone di scarico dei fiumi, calette rocciose e persino fondali leggermente melmosi che spesso passano inosservati.
Il ghiozzo testone è ampiamente diffuso, nell’Oceano atlantico lo si può trovare dalla Gran Bretagna fino alle coste del Marocco. Questo pesce è presente anche nel Mar Mediterraneo e nel Mar Nero. Le altre due specie, niger e paganellus, sono presenti in un’area più ampia, che comprende anche il Mar rosso ed è molto comune in Italia, dove è più facile da trovare nella laguna veneta.
Comportamento del ghiozzo testone
Il comportamento del pesce guatto è molto prudente, non avendo particolare velocità di nuovo, la sua strategia di sopravvivenza è la mimetizzazione. È capace di rimanere fermo per lunghi periodi, con il corpo leggermente sollevato, pronto a scattare se percepisce un movimento inconsueto.
È praticamente un maestro nell’arte di sparire tra le sfumature del fondo, e questo spiega perché sia raro vederlo anche in zone dove è presente in abbondanza. Dal punto di vista ecologico è una specie che si adatta bene a condizioni variabili: può vivere in acque limpide, ma sopporta anche ambienti più torbidi o con una qualità non ottimale.
Alimentazione del pesce guatto
Sul piano alimentare ha un ruolo attivo nel controllo dei piccoli organismi del fondale. Si nutre setacciando la sabbia con piccoli scatti laterali, approfittando della sua buona capacità di percepire vibrazioni e movimenti minimi. Questo comportamento, molto caratteristico, è uno dei pochi segnali che lo rendono visibile a chi osserva attentamente il fondale.
La sua alimentazione si basa su:
- Crostacei bentonici (gamberetti, anfipodi, piccoli crostacei da fondale).
- Vermi e anellidi marini presenti nella sabbia.
- Larve e piccoli molluschi.
- Micro-organismi e detriti organici.
- Avannotti e piccoli pesci (solo occasionalmente).
Non va dimenticato che il pesce guatto è anche una specie importante per l’equilibrio degli habitat costieri. La sua presenza indica che quel tratto di mare è vivo, ricco di microfauna e in grado di ospitare piccoli predatori bentonici. Quando mancano specie come il guatto, spesso i fondali risultano impoveriti o sbilanciati, segno che qualcosa non va nell’ecosistema.
Interesse commerciale
Difficilmente i pescatori professionisti sono interessati al pesce guatto. Si tratta infatti di un pesce che occasionalmente si trova all’interno delle reti calate per la pesca di altre varietà di pesce. Solitamente è uno dei pesci utilizzati per la cosiddetta frittura di paranza, quindi reperibile nel pescato misto che rimane dopo la selezione di specie più pregiate. In Veneto il ghiozzo è molto apprezzato, anche perché in alcuni mesi dell’anno è fra i pesci particolarmente abbondanti. Stiamo comunque parlando di un pesce che difficilmente raggiunge valori commerciali interessanti.
La riproduzione del pesce guatto
Questi pesci tendono a vivere in solitudine o in gruppi di pochi esemplari, diffusi in ampi areali. Nel periodo riproduttivo, che va da gennaio a giugno, le femmine depongono centinaia di uova in piccoli anfratti tra le rocce. In questo frangente i maschi divengono fortemente territoriali, scacciando qualsiasi altro pesce dai pressi della covata. I maschi sono più grandi rispetto alle femmine ed è facile riconoscerli soprattutto nel periodo riproduttivo, visto che l’apparato genitale viene protruso verso l’esterno in entrambe i sessi.
Cucinare il pesce guatto
Le ricette della tradizione che contengono tra gli ingredienti il ghiozzo testone sono numerose, anche se difficilmente lo si indica in modo esplicito. Le carni sono abbastanza compatte e saporite, ma solo in alcune Regioni italiane è possibile trovarlo da solo, senza accompagnamento di altri pesci. Solitamente infatti il guatto trova spazio all’interno di una frittura di pesci di dimensioni piccole o medie, oppure viene utilizzato per un fumetto di pesce, perfetto per dare vita ad un ottimo risotto, o nel brodo di una zuppa.
Faq – Domande utili
Cos’è il pesce guatto?
È un pesce marino appartenente al genere Gobius (ghiozzi), diffuso nei fondali bassi del Mediterraneo.Dove vive il pesce guatto?
In acque poco profonde, porticcioli, fondali sabbiosi, posidonia e tratti costieri tranquilli.Quanto cresce un pesce guatto?
In genere tra i 10 e i 20 cm, raramente oltre.È commestibile?
Sì, viene usato in alcune zuppe di pesce tradizionali, ma non è una specie molto commerciata.Perché è difficile vederlo?
Si mimetizza perfettamente col fondale, muovendosi solo per brevi scatti.




