Secondo quanto rivela un recente studio condotto dagli analisti della George Southern University, e pubblicato sull’ultimo numero di High Blood Pressure and Cardiovasculare Prevention, le donne che posseggono un animale domestico in casa hanno un minore rischio di morire a causa di ictus. L’effetto positivo – si legge nelle righe della ricca osservazione – risulterebbe essere legato alla personalità di chi li possiede, e al fatto che la compagnia degli animali domestici (e, in particolare, dei gatti) può alleviare lo stress che si accumula durante il giorno per motivi lavorativi o personali.
Per poter arrivare a tale risultato, gli studiosi hanno assunto in considerazione e in monitoraggio i dati relativi a 4 mila adulti di età anagrafica superiore ai 50 anni, senza patologie di grave entità, che hanno partecipato volontariamente al sondaggio della National Health and Nutrition Exhamination: l’osservazione sulla salute e sulla nutrizione prevedeva che dichiarassero se possedevano un animale domestico, per poi legare tale evidenza alla loro condizione di salute.
È così emerso che il 35 per cento dei partecipanti aveva un animale domestico (cane o gatto) e che la metà di loro era obeso o in sovrappeso. A distanza di anni, i partecipanti sono stati seguiti per scoprire se fossero ancora in vita, e i risultati sono stati piuttosto interessanti: i ricercatori hanno infatti scoperto che l’incidenza di morti per malattie cardiovascolari nei “non proprietari” di animali era di 11 ogni 1000 persone, mentre per chi aveva un cane o un gatto era di 7 ogni 1000.
Infine, per quanto concerne l’ictus, è emerso che lgi uomini proprietari di animali avevano le stesse possibilità di mortalità, mentre per le donne la probabilità di morire era addirittura ridotta del 40 per cento. Naturalmente, come ricordato dagli stessi analisti, lo studio non deve essere interpretato come una sorta di incoraggiamento a possedere animali domestici. Se infatti è vero che può essere molto positivo, e si possono ottenere effetti benefici, è anche vero che gli animali domestici devono essere tenuti responsabilmente, e non certo in un’ottica “egoistica”…