Gli animali vanno in letargo per sopravvivere durante periodi di condizioni ambientali avverse, come il freddo invernale o la scarsità di cibo. I criceti vanno in letargo se si ritrovano in queste condizioni, dobbiamo, quindi, fare una distinzione tra quelli cresciuti nel loro habitat naturale e quelli nati in cattività e allevati come piccoli roditori domestici.
Perché il criceto va in letargo
Durante il letargo, il metabolismo del criceto rallenta notevolmente, riducendo il consumo di energia e le necessità nutrizionali. Ciò gli consente di sopravvivere nei periodi in cui le risorse sono limitate o l’ambiente è troppo ostile per le sue normali attività.
Quando il criceto va in letargo:
- La temperatura corporea diminuisce
- Il metabolismo rallenta
- Resta addormentato
Prima di avvicinarsi al letargo, assume più cibo nelle settimane precedenti, in modo da immagazzinare più grassi e nutrienti, sufficienti per coprire il fabbisogno nel lungo periodo. Inoltre, il battito cardiaco e la respirazione possono diminuire notevolmente, l’animale può trascorrere gran parte del tempo dormendo o in uno stato di torpore.
Nonostante questa riduzione delle funzioni vitali, il letargo non è un sonno profondo come l’ibernazione, ma piuttosto uno stato di abbassamento metabolico che permette all’animale di sopravvivere fino a quando le condizioni esterne migliorano.
Criceti in letargo: quando succede?
I criceti vanno in letargo quando le temperature esterne iniziano a scendere e si aggirano intorno agli 8°C, quindi, con l’avvicinarsi dell’inverno. Durante questo periodo, possono stare mesi senza bere, urinare e defecare.
I criceti domestici però non vanno in letargo, poiché le condizioni in cui vivono non fanno scattare il meccanismo di sopravvivenza. Nelle abitazioni, la temperatura si mantiene sui 15-21°C, il criceto sta bene nell’ambiente e non ha bisogno di proteggersi. Inoltre, le cure e le attenzioni gli garantiscono cibo a sufficienza.
Cosa fare se il criceto domestico va in letargo?
È davvero poco comune, ma può succedere. Il criceto domestico può andare in letargo se la gabbia è in terrazza e fa molto freddo. Ovviamente, sconsigliamo di metterlo fuori, soprattutto all’avvicinarsi dell’inverno.
Criceto morto o in letargo? In molti casi, osservandolo, potrai notare il corpicino immobile e freddo, non preoccuparti. Per scongiurare l’ipotesi peggiore guardalo meglio, noterai il respiro molto lento e, toccandolo delicatamente, ti accorgerai che non è rigido come se fosse morto.
Come svegliare il criceto dal letargo
Per svegliare il criceto prova a portarlo in un luogo più caldo, dove la temperatura è stabile e gradevole. Fallo gradualmente, il cambio termico non deve essere improvviso. Ad esempio, non collocare la gabbietta vicino al termosifone o al camino.
Prova ad accarezzarlo con cura per riscaldarlo col tuo calore, fino a quando non aprirà gli occhi. Appena sveglio, fallo mangiare e dagli dell’acqua e zucchero, questo lo aiuterà a recuperare le energie.
Potresti notarlo debole e lento nei movimenti, reazione normale dopo il risveglio dal letargo. Trascorse un po’ di ore, tornerà energico e attivo come solito. I criceti che vivono nel loro habitat naturale, invece, terminano il loro letargo in primavera, quando le temperature iniziano nuovamente a salire e le condizioni di sopravvivenza tornano ottimali.