Il coccodrillo è un rettile oppure appartiene alla famiglia degli anfibi? È un dubbio più comune di quel che si pensa dovuto al suo aspetto, ma anche al comportamento e alle abitudini di vita.
Queste stesse ragioni portano molte persone a chiedersi anche se la tartaruga è un rettile o un anfibio.
Prima di rispondere a questa domanda, precisiamo che: il coccodrillo non è un mammifero. Ma cosa rende rettili e anfibi simili, al punto da mandare in confusione?
Rettili e anfibi: diversi ma simili
Rettili e anfibi sono correlati, pur appartenendo a una classe separata, c’è qualcosa che li unisce. Hanno tratti fisici comuni, ad esempio, entrambi sono a sangue freddo e fanno fatica a regolare la loro temperatura interna (con qualche eccezione), per cui devono usare quella esterna.
Questo è il motivo per cui tanti rettili e anfibi trascorrono stanno molto tempo in acqua o in zone all’ombra.
La conformazione è simile: spina dorsale e quattro arti, (anche se ci sono delle eccezioni in entrambi i gruppi) e riproducono i piccoli, deponendo le uova, ma con delle differenze.
Coccodrillo: rettile o anfibio?
Il coccodrillo è un rettile, appartenente all’ordine dei Crocodylia. È un aniamel semi-acquatico che vive principalmente in ambienti come fiumi, laghi, paludi e mangrovie.
È identificato nella classe Reptilia, perché presenta caratteristiche evolutive e anatomiche comuni con quelle dei rettili. I coccodrilli vengono spesso definiti grandi rettili.
Questo animale ha fatto la sua comparsa sulla Terra circa 95 milioni di anni fa e, nel corso del tempo, ha subito molte evoluzioni.
È diffuso in tutto il mondo, ci sono specie in Africa, America del Sud e in Australia, le sue dimensioni sono variabili e possono raggiunge i 6/8 metri, e pesare fino a una tonnellata.
Perché il coccodrillo non è un anfibio?
Il coccodrillo è un rettile per via dei suoi tanti tratti fisici, peculiari nella classe dei rettili. La pelle è ricoperta di squame, a differenza degli anfibi che l’hanno viscida e bagnata; per respirare utilizzano i polmoni, mentre gli anfibi utilizzano le branchie e la stessa pelle, molto sottile e sempre umida.
Altre caratteristiche che lo rendono un rettile:
- Riproduzione tramite uovo amniotico sgusciato
- Fecondazione interna
- Pelle forte e molto cheratinizzata
- Sistema nervoso più evoluto degli anfibi
- Muscoli della mascella molto grandi e forti
Cosa dice la scienza?
Gli scienziati hanno individuato differenze significative tra le classi degli anfibi e dei rettili, basate sulla storia evolutiva e sugli antenati di queste due categorie di animali.
Gli anfibi discendono da antichi vertebrati acquatici, come i pesci primitivi. Questi animali avevano pinne incrociate o lobate, che poi si sono evolute in arti con dita, consentendo agli antenati degli anfibi di muoversi sia in acqua che sulla terraferma.
Questa transizione dalla vita acquatica a quella terrestre ha portato all’evoluzione degli anfibi, ed oggi possiamo vedere esempi come le rane e le salamandre.
I coccodrilli e gli altri rettili discendono dagli antichi dinosauri, e proprio come quest’ultimi, si sono evoluti per adattarsi alla vita prevalentemente terrestre.
I dinosauri avevano guscio duro, pelle squamosa e una struttura scheletrica differente dagli antenati degli anfibi. Questa linea evolutiva ha portato poi ai rettili che oggi conosciuamo, tra cui: coccodrilli, serpenti e lucertole.