Anche se i cani non possono rapportarsi a concetti umani astratti come i minuti e le ore, ci sono molte prove scientifiche di come in realtà i nostri amici animali domestici possono ben percepire il passare del tempo. Le indicazioni sensoriali, tra cui la luce, la temperatura e gli odori avvertiti durante il giorno, forniscono infatti ai cani molte informazioni sugli eventi sensibili al fattore tempo. Per esempio, possono anticipare che è tempo per i padroni di casa di tornare in appartamento perché l’odore di quella persona è sbiadito in un punto tale che viene ricollegato al suo ritorno, oppure possono poggiare tali valutazioni sulle loro sensazioni: molti cani sanno che è ora di cena semplicemente perché hanno fame e non perché sanno che sono le 6 o che sono passate 10 ore dalla colazione.
Anche se il “senso” del tempo può avere un ruolo nel comportamento canino, non è sempre facile eliminare le indicazioni sensoriali. Uno studio ha dimostrato che i cani salutano i loro proprietari con più entusiasmo dopo separazioni più lunghe che dopo separazioni più brevi. E che assenze di due ore hanno portato a incontri emozionali più intensi di quelle di 30 minuti.
Anche altre specie – peraltro – hanno dimostrato di avere un senso del tempo. In uno studio, i gatti sono stati addestrati ad andare in ciotole diverse per il cibo quando sono usciti dal confinamento in base a quanto tempo sono rimasti nella gabbia, e sono stati in grado di differenziare i 5 secondi dai 20 secondi. Tale breve lasso di tempo differenziale suggerisce che i gatti stavano giudicando internamente il tempo.
Un recente studio sui topi può inoltre offrire una nuova comprensione di come i cervelli dei mammiferi tengono traccia di tali brevi intervalli di tempo. Per questo particolare studio, i topi sono stati addestrati a correre su un vero tapis roulant in un ambiente di realtà virtuale. A metà di una scena di corridoio, dove la struttura apparente del pavimento cambia, c’è una porta. I topi si fermano alla vista della porta, ma dopo 6 secondi, la porta si apre e riprendono a correre lungo il corridoio per raccogliere una ricompensa alimentare. Nelle condizioni di prova, la porta è resa invisibile, ma la sua posizione è ancora nota ai topi a causa del cambiamento del pavimento. Anche quando la porta era invisibile ai topi, si sono fermati per 6 secondi e poi hanno continuato a correre lungo il corridoio fino alla ricompensa del cibo. L’uso della realtà virtuale ha eliminato tutte le possibili indicazioni sensoriali per i topi. Non potendo percepire l’apertura della porta, i topi hanno basato il loro comportamento sul senso interno del tempo del loro cervello.