Se si trova un cane smarrito, come ci si deve comportare?
La domanda è piuttosto comune e, dunque, val la pena cercare di dare una risposta puntuale a questo quesito. Iniziamo comunque subito con il rammentare che la polizia locale è l’organo competente, in ambito urbano, della tutela degli animali d’affezione. Dunque, sulla base di quanto sopra riassunto, in caso di smarrimento o di ritrovamento di un cane, è necessario contattare il relativo numero telefonico per domandare l’intervento o sapere se il cane sia stato già cercato dal relativo proprietario.
Ma cosa avviene dopo? Stando a quanto afferma l’attuale protocollo normativo, l’animale smarrito verrà custodito nel canile “sanitario” del comune, dove si procederà con l’identificazione e con gli accertamenti sanitari che escludano il diffondersi di malattie ad altri animali o all’uomo.
Successivamente, se il cane non viene reclamato dai suoi proprietari, sarà ospitato presso il canile “rifugio” del comune competente. Potrà inoltre essere affidato, anche temporaneamente, a privati o associazioni che ne facciano richiesta.
Dunque, chi trova un cane e si affeziona particolarmente a lui, può occuparsi direttamente dell’esemplare dopo aver avvisato la polizia locale e averne fatto richiesta al canile rifugio in cui è stato “accolto”.
Ma cosa succede se accogliamo in casa nostra un cane smarrito, e poi l’effettivo proprietario si fa vivo dopo parecchio tempo, nonostante sapesse dove si trovava l’animale?
Del caso si è occupata anche la Corte di Cassazione, con i giudici che hanno statuito che non si considera reato di “appropriazione di cose smarrite” (che è peraltro un illecito civile sanzionato fino a 8mila euro) il ritrovamento per strada di un animale, di cui si rinviene successivamente il proprietario.
Per i giudici della Suprema Corte, infatti, il cane non può essere considerato una cosa mobile e dunque chi lo aveva reclamato ne aveva richiesto la restituzione troppo tardi rispetto al momento in cui aveva scoperto l’indirizzo della nuova casa presso cui si trovava l’animale. Per legge il termine entro cui il proprietario può reclamare la proprietà di un animale smarrito, secondo il codice civile, è di 20 giorni dalla scoperta del luogo in cui lo stesso si trova.
Il consiglio degli esperti è dunque quello di curare con particolare attenzione il proprio cane e munirlo di un microchip il prima possibile, come peraltro imposto da normativa comunitaria, nazionale e regionale, nonché dotarlo di “targhetta” di riconoscimento contenente nome del quattro zampe e numero di telefono del proprietario. In questo modo, in caso di smarrimento, sarà molto più facile entrarne nuovamente in possesso.