La scabbia, conosciuta anche col nome di rogna, è un’infezione che attacca la cute delle cocorite ed è causata dagli acari. Questi piccoli parassiti si insediano sotto la pelle dell’animale provocando ferite, screpolature e prurito.
Colpisce, in particolare, il becco e le zampe, ed è facilmente riconoscibile perché le zone interessate dal problema diventano rugose e gialle, con la presenza di croste di diversa grandezza.
Il più delle volte è facile rendersi conto della presenza della malattia semplicemente osservando i pennuti, ad esempio, nei pappagallini ondulati, la cera e il becco sono molto screpolati e grigiastri. Se non curata in tempo, la scabbia può anche espandersi e attaccare la testa e gli occhi, portando alla morta dell’animale.
Cos’è la scabbia delle cocorite
La scabbia o acariasi, è causata dall’acaro Knemidokoptes pilae, un parassita microscopico che si annida sotto la pelle del volatile, provocando una proliferazione eccessiva delle cellule epidermiche.
È una delle malattie più frequenti nelle cocorite, la trasmissione avviene per contatto diretto tra esemplari infetti o tramite superfici contaminate. La presenza della scabbia porta difficoltà a nutrirsi e un prurito intenso che spinge la cocorita a grattarsi continuamente.
Le cause della scabbia
La scabbia può manifestarsi soprattutto in seguito a cattive o scarse condizioni igienico-sanitarie presenti nell’ambiente in cui l’animale viene allevato.
Altre cause sono lo stress o la predisposizione genetica, alcuni esemplari tendono ad essere più esposti al problema.
Sintomi della scabbia nelle cocorite
Tra i sintomi principali della scabbia nelle cocorite ci sono:
- Ispessimenti cutanei su becco, narici, zampe e intorno agli occhi.
- Croste biancastre che si formano nelle zone colpite.
- Deformazione del becco, che può crescere in modo irregolare o storto.
- Prurito intenso, che porta l’uccello a grattarsi frequentemente.
- Difficoltà a nutrirsi, soprattutto nei casi avanzati.
- Letargia e perdita di peso, se la malattia è trascurata.
- Zampe screpolate o con lesioni, talvolta con difficoltà di movimento.
Se noti uno o più di queste manifestazioni, devi agire il prima possibile portando il pennuto dal veterinario per confermare la diagnosi e iniziare subito con un trattamento adeguato.
Cura e trattamenti della scabbia nelle cocorite
Per evitare complicanze è importante agire già dai primi sintomi della scabbia, la cura non è particolarmente difficile e il trattamento puoi farlo da solo.
Il trattamento consiste nello spennellare il becco con una goccia di olio di paraffina due volte al giorno per 10 giorni. Questa sostanza soffoca gli acari e la consistenza oleosa rende più semplice la rimozione delle croste.
Bisogna anche sterilizzare la gabbia e gli oggetti che utilizza il pappagallo, utilizzando un acaricida. Se l’infestazione è molto estesa, bisogna intervenire con l’ivermectina o la moxidectina, che possono essere applicate direttamente sulla pelle o miscelate all’olio da spalmare sulle zone interessate dalla malattia.
Nel caso in cui la cocorita non tollera le applicazioni topiche, il veterinario potrebbe decidere di prescrivere soluzioni acaricide con trattamenti orali o sotto forma di iniezioni.
Il consiglio generale per prevenire la scabbia nella cocorite è quello di mantenere sempre pulite e igienizzate le gabbie. In caso di diffusione della malattia infettiva, gli oggetti colpiti vanno isolati o sostituiti con dei nuovi. La scabbia in fase avanzata deve essere trattata con urgenza per evitare che il pennuto peggiori e muoia.