Malattie cocorite: quali sono le più frequenti?

Le Cocorite sono conosciute anche col nome di parrocchetti ondulati, sono tra gli uccelli domestici più famosi al mondo, originari dell’Australia. Inoltre, sono tra le razze più piccole di pappagalli, ed anche le più socievoli, dal carattere vivace e giocoso. Amano socializzare con gli uomini e con altri simili, sono, infatti, molto felici quando sono con altre cocorite.

malattie cocorite

Cocorita: caratteristiche

La cocorita imita perfettamente il linguaggio umano, apprende velocemente parole e frasi e le ripete con facilità. Esistono circa 115 specie di cocorite, caratterizzate da un corpo piccolo e la coda lunga e affusolata. Misurano 10-20 cm e il piumaggio ha bellissime sfumature verdi e gialle.

In media, vivono tra i 7 e i 15 anni, una vita più breve di altre specie di pappagalli, dovuta anche alle malattie contro le quali possono andare incontro durante la loro esistenza.

Le malattie che colpiscono le cocorite

Se hai deciso di prendere una cocorita in casa, o ne possiedi già una, può esserti utile sapere quali sono le malattie che più frequentemente colpiscono le cocorite e cosa fare per trattarle in tempo.

Scabbia nelle cocorite

La scabbia, o acariasi della cute, è una comune malattia da acari nelle cocorite, se trascurata può comportare seri rischi. Gli acari si nascondono nella pelle, scavando cunicoli e causando croste, squamature, lesioni e prurito. Le zone più colpite sono cera e becco, ma possono coinvolgere anche le zampe.

Se non curata, può causare malformazioni del becco e degli arti, fino alla morte del pappagallino. Le cause includono cattive condizioni igieniche, carenze di vitamine, abbassamento delle difese immunitarie, stress e, talvolta, una predisposizione genetica.

Se presa fin dal suo iniziale esordio, la scabbia può essere curata facilmente con qualche goccia di olio di paraffina o di oliva, sul becco, per circa 10 giorni. Anche le crosticine, che si ammorbideranno, potranno essere rimosse. Se la malattia è in stadio più avanzato, bisognerà rivolgersi al veterinario per il trattamento specifico.

malattie delle cocorite

Tracheite acariasi

La tracheite acariasi è un’infestazione insidiosa causata dagli acari della trachea. Questi parassiti si annidano e si riproducono nelle mucose della gola, portando a una grave infiammazione delle vie aeree che, se non trattata, può causare soffocamento e morte.

I sintomi evidenti includono apatia, respiro affannato, becco aperto, muco nasale, deperimento e abbattimento generale. La trasmissione avviene per contatto diretto, cibo e acqua contaminati e attraverso spore di feci nell’aria. È fondamentale garantire una quarantena adeguata e curare l’igiene delle gabbie. Per questa malattia, l’intervento del veterinario è fondamentale, bisogna portarla già dai primi sintomi, per iniziare subito il trattamento con l’ivermectina.

È consigliato far controllare anche le altre cocorite che sono entrate in contatto con quella malata.

Psittacosi o ornitosi

La psittacosi, anche conosciuta come ornitosi, è una malattia causata dal batterio Chlamydia psittaci, che può infettare le cocorite e altre specie di uccelli. La trasmissione avviene principalmente attraverso l’esposizione alle secrezioni o alle feci degli uccelli infetti. I sintomi della psittacosi nelle cocorite possono includere sintomi respiratori come tosse, starnuti, difficoltà respiratorie, congiuntivite.

È possibile che compaiano anche: diarrea, letargia, perdita di peso, letargo e penne arruffate. In alcuni casi, la malattia può progredire verso complicazioni più gravi che coinvolgono il fegato, i reni o il sistema nervoso centrale. La diagnosi della psittacosi viene effettuata dal veterinario attraverso test del DNA o tramite colture batteriche.

Il trattamento prevede l’uso di antibiotici, come la doxiciclina o l’azitromicina, prescritti dal veterinario. Inoltre, è importante isolare l’uccello infetto dagli altri per prevenire la diffusione della malattia.

Quale malattia può trasmettere la cocorita?

Tra le malattie di cui abbiamo parlato, la psittacosi è quella che può essere trasmessa all’uomo.  È quindi molto importante adottare precauzioni adeguate, come lavarsi le mani dopo aver manipolato il pappagallo e pulire accuratamente gabbia e accessori.

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