La gestazione della pecora dura più o meno cinque mesi, e in questo tempo il corpo si trasforma, i cambiamenti si notano in modo diverso in base all’animale perché ogni gravidanza è differente, ed è importante saper riconoscere i segnali.
Quanto dura la gravidanza di una pecora?
In media una pecora resta gravida per circa 150 giorni, ma non è una tempistica esatta, alcune si fermano a 142, altre arrivano tranquillamente a 155. Ma quali sono i segnali che fanno pensare che la pecora è gravida?
Durante il primo mese non cambia molto all’esterno, ma all’interno si sta formando l’embrione e si sviluppa la placenta che avrà il compito di nutrire il piccolo. Dal terzo mese si comincia a vedere un addome più teso, e con il tempo la pecora aumenta il fabbisogno energetico.
Negli ultimi due mesi, poi, il cambiamento è evidente perché la mammella si ingrossa, i legamenti della zona pelvica si ammorbidiscono, la pancia scende verso il basso.
Perché la durata della gravidanza della pecora varia?
Ogni gravidanza è diversa, lo abbiamo detto all’inizio e a impattare sulla durata ci sono diversi fattori, tra cui la razza, in primis. Ad esempio, pecora Suffolk, tende a partorire un po’ prima della media, mentre le razze rustiche da montagna portano avanti la gestazione qualche giorno in più.
Ad influire è anche l’età dell’animale, le pecore al primo parto, le cosiddette primipare, di solito anticipano un po’. C’è poi il numero di agnelli a pesare: le gravidanze gemellari, abbastanza frequenti (circa un quarto dei casi), terminano spesso prima della scadenza dei 150 giorni. Questo perché l’utero è più sollecitato e l’organismo si prepara al parto con qualche giorno di anticipo.
Infine, c’è da considerare anche l’ambiente e l’alimentazione, una pecora ben nutrita, vive in condizioni tranquille, ha una gestazione più regolare e in linea con la media.
Stress, malattie o carenze possono invece alterare i tempi, sia anticipando che posticipando il parto.
Per questo un allevatore esperto non si preoccupa se la pecora partorisce dopo 146 giorni invece che a 150, perché sa che rientra nella normalità.
Come riconoscere i segni del parto e aiutare la pecora nelle ultime fasi
Gli ultimi giorni sono i più delicati, la pecora manda segnali piuttosto chiari, si osserva la mammella piena, l’addome scende, i legamenti pelvici si rilassano. Anche il comportamento cambia: alcune pecore diventano irrequiete, altre invece cercano un posto appartato e tranquillo e non è raro vederle grattare il terreno, un gesto che serve a preparare il luogo dove partorire.
Il travaglio, in media, dura da una a tre ore. Le pecore al primo parto possono impiegare un po’ di più, ma di solito la natura fa il suo corso senza complicazioni. È utile però preparare un ambiente adeguato con un box pulito, asciutto e tranquillo, in modo da garantire pi+ sicurezza e ridurre i rischi.
Il momento più delicato arriva subito dopo la nascita. L’agnello dovrebbe alzarsi in circa un’ora e succhiare il colostro nelle prime due ore. Questo primo latte è fondamentale perché contiene anticorpi che lo proteggono nelle settimane iniziali. In questa fase, l’allevatore deve solo vigilare che tutto proceda bene, intervenendo soltanto se la madre o il piccolo mostrano difficoltà.
FAQ – Domande utili sulla gestazione della pecora
Quanto dura la gravidanza di una pecora?
In genere intorno ai 150 giorni, ma può variare da 142 a 155.
Quanti agnelli nascono di solito?
Il più delle volte uno, spesso due. I trigemini sono rari.
Quanto pesa un agnello alla nascita?
Di solito tra i 3 e i 5 kg, a seconda della razza e delle condizioni della madre.
Quali sono i segnali che il parto è vicino?
Mammella gonfia, addome più basso, rilassamento dei legamenti e cambiamenti di comportamento.
Serve sempre l’intervento dell’uomo?
No. Nella maggior parte dei casi la pecora partorisce da sola. L’allevatore interviene solo se ci sono complicazioni.