Gestazione del gatto: tutte le fasi fino al parto

Quanto dura la gestione della gatta? Dopo quanti mesi la gatta entra in calore? Come riconoscere i sintomi della gravidanza?

gestazione gatto

Queste sono solo alcune delle domande che viene spontaneo porsi quando è la prima volta che si possiede una gattina non sterilizzata e non si conoscono tutte le fasi della gravidanza.

La pubertà viene raggiunta tra i 4 e i 12 mesi, le razze a pelo corto maturano prima rispetto a quelle a pelo lungo. Il primo calore avviene, di solito, in primavera, intorno al settimo mese.

Quanto dura la gravidanza della gatta?

La gestazione dura dai 63 ai 70 giorni, la diagnosi della gravidanza avviene attraverso una visita dal veterinario che provvede ad effettuare un esame radiologico ed ecografico.

Una gatta non sterilizzata che esce di casa, prima o poi, porterà una gravidanza. Per assisterla nel migliore dei modi, bisogna conoscere le fasi della gestazione fino al momento del parto.

Sintomi della gravidanza della gatta

Uno dei sintomi più evidenti di una gatta in stato di gravidanza è il cambiamento del corpo e la crescita dell’addome. Inoltre, attorno alla quarta settimana di gestazione, i capezzoli tendono ad arrossarsi.

Dal punto di vista emotivo e comportamentale, anche l’atteggiamento risente di questa trasformazione, ed in effetti, durante la gravidanza la micia tende ad ammorbidirsi.

Se si vuole essere ancora più certi della gravidanza della gatta, come anticipato in precedenza, si può ricorrere alla vista dal veterinario che potrà accertare la condizione se già entrata nella terza settimana di gravidanza.

La tecnica utilizzata dal veterinario è quella della palpazione dell’addome, oppure di uno strumento diagnostico come l’ecografia. Dopo il quarantesimo giorno, ci si può avvalere anche di un altro esame, la radiografia, per vedere i gattini.

Le fasi della gravidanza

La gravidanza inizia con la fase di fertilizzazione, quando la gatta è in calore e resta incinta. Durante questa fase, la micia diventa più irrequieta ed emette continui miagolii. Vorrà uscire di casa spesso per il bisogno di accoppiarsi.

Se la fase di gestazione è iniziata, il calore si ferma e la gatta rifiuterà qualsiasi altro maschio. Questo perché entra nella fase iniziale della gravidanza, cioè nelle prime due settimane di gestazione.

È possibile assistere ad alcuni cambiamenti: la gatta mangia meno ed è inappetente. Quando poi entra nella fase centrale, tra il 30° e il 40° giorno, l’addome inizierà ad essere più grande perché i gattini crescono e cominciano anche a muoversi. Tramite un’ecografia è possibile vedere il numero di cuccioli e le loro condizioni.

Al 50° giorno si parla di fase pre-parto, la gatta ha le mammelle ingrossate ed è possibile anche che perda un po’ d latte. Sarà anche più stanca e dormirà molto, cercando luoghi tranquilli e appa rtati.

Quando la gatta entra in travaglio emetterà miagolii molto forti e si leccherà i genitali. Questo può durare dalle 12 alle 24 ore. I segnali che si sta avvicinando il momento sono un respiro sempre più affannoso, irrequietezza estrema e fusa.

A questo punto la micia deve stare riparata in una cesta preparata per l’occasione, fino al momento del parto, che può durare dalle tre alle 5 / 6 ore, perché la nascita tra un gattino e l’altro richiede del tempo.

Quando sono tutti nati, la gatta pulisce i gattini e mangia la placenta. Se la micia è in salute non occorre aiutarla a far nascere i cuccioli.

Malgrado la totale indipendenza della gatta nel parto, è comunque fondamentale essere presenti in questi momenti, nel caso in cui ci sia bisogno di intervenire, se qualcosa non va per il verso giusto, e quindi di chiamare il veterinario di fiducia che potrà intervenire.

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