I serpenti hanno le ossa o sono invertebrati?

Molti pensano che i serpenti non abbiano le ossa, ma in realtà non sono animali invertebrati e sono dotati di un apparato scheletrico ben strutturato.

ossa dei serpenti

A seconda della specie, il numero di vertebre può variare da 100 a 500, ciascuna con il proprio paio di costole, ad eccezione delle vertebre che sono collegate al cranio.

Proprio l’elevato numero di vertebre permette al serpente di avere molta mobilità, l’assenza dello sterno e ciò che gli permette di avere elasticità nei movimenti ed espansione del corpo, necessarie per inghiottire prede più larghe della propria costituzione.

Composizione dello scheletro

Iniziamo dal cranio, composto da circa venti ossa che formano la scatola cranica e le mandibole. La struttura di quest’ultime ha una conformazione tale che gli permette di ingoiare prede di dimensioni notevoli.

La mandibola inferiore, infatti, non è fusa nella parte anteriore, ma è collegata saldamente da un legamento che consente alle due metà di separarsi l’una dall’altra e di allargare notevolmente l’apertura della bocca.

Inoltre, le due metà della mandibola inferiore si muovono in avanti e indietro in modo indipendente, caratteristiche che rende più semplice l’ingestione della preda.

Nel palato del serpente ci sono due ossa a cui sono ancorati diversi denti mobili, sati per afferrare la preda e spingerla all’indietro.

Nei serpenti velenosi, i denti veleniferi si trovano nella parte anteriore della mandibola superiore (o posteriore in alcune specie).

Nel caso della vipera, lo scheletro appartiene al gruppo dei solenoglifi, caratterizzati da denti veleniferi piuttosto grandi. Quando la bocca è chiusa, questi denti sono ripiegati contro il palato, ma durante l’attacco vengono eretti per iniettare il veleno.

Il dente velenifero, infatti, possiede un canale attraverso cui il veleno fluisce e viene iniettato nella preda.

La complessità della mobilità dell’apparato scheletrico della vipera gli permette di sollevare un solo dente velenifero, entrambi oppure di tenere la bocca aperta senza che i denti vengono attivati per il morso.

Vertebre e colonna vertebrale

Le vertebre del serpente sono suddivise in diverse sezioni: cervicali, toraciche e caudali.

Le cervicali sono quelle più vicine al cranio, danno sostegno alla testa e alla mascella, che, come descritto, è in grado di estendersi notevolmente grazie alle articolazioni flessibili.

Le vertebre toraciche, invece, si collegano alle costole e formano il lungo tronco del serpente, proteggono gli organi interni e, al tempo stesso, danno al corpo una grande elasticità.

Infine, le vertebre caudali si estendono fino alla punta della coda, che in alcune specie serve come organo sensoriale o elemento difensivo.

La colonna vertebrale da sostegno ma funge anche da base per l’attacco dei muscoli intercostali che permettono al serpente di compiere tantissimi movimenti, tra cui il noto scivolamento laterale e l’arrampicata.

Le ossa del serpente sono fragili?

Le ossa dei serpenti non sono fragili come si potrebbe pensare, nonostante la loro struttura esile e leggera sono costitute da una matrice ossea simile a quella di molti altri vertebrati molto resistente.

Non bisogna, infatti, confondere la grande elasticità che l’animale mostra durante i movimenti, con la fragilità dell’apparato scheletrico, che invece è molto solido.

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