Purtroppo il fenomeno degli abbandoni di cuccioli di gatto è sempre più all’ordine del giorno. E purtroppo sono tante le persone che – pur animate da buone intenzioni – non riescono a prendersi cura adeguatamente di questi mici in difficoltà, con la conseguenza di condurli a conseguenze particolarmente gravi, che nemmeno un tardivo intervento di un professionista riesce a invertire.
Dunque, diviene importante capire come comportarsi nel caso in cui ci si imbatta in un micio appena nato, ricordando anzitutto che un gattino che ha meno di un mese ha difficoltà a regolare la temperatura del proprio corpo, ed avrà dunque bisogno di una fonte di calore costante. L’ideale è quello di recuperare in farmacia degli appositi termofori elettrici, da impostare sulla temperatura minima, o acquistare o prendere in prestito le apposite lampade che vengono utilizzate dai veterinari e dagli specialisti.
Il secondo punto che dovete ben fissare, è il fatto che i gattini mangiano in continuazione. I cuccioli fino a 10 giorni devono mangiare ogni 2 ore durante il giorno e ogni 3 ore durante la notte: man mano che avanzano con l’età, sarà necessario diradare gradualmente l’alimentazione, fino ad arrivare alla nutrizione una volta ogni 5 ore durante il giorno e una volta ogni 7 ore durante la notte quando avranno raggiunto il mese.
Per quanto attiene l’alimentazione, fino a un mese di età deve essere esclusivamente a base di latte apposito, in polvere, per cuccioli di gatte, oppure a base di latte di capra intero. Per quanto concerne la quantità, il gattino dovrebbe mangiare ogni giorno un quarto del suo peso corporeo, diviso per i vari pasti della giornata. Pertanto, se il cucciolo pesa 100 grammi, dovrà mangiare ogni giorno 25 millilitri di latte, suddivisi per tutti i pasti che riesce a fare. Noterete che ogni giorno la quantità che somministrate al piccolo andrà gradualmente ad aumentare.
Segnaliamo infine che per poter somministrare il latte esistono in commercio appositi biberon. Ancora più utile è il ricorso alla siringa (privata dell’ago!) che può evitare che il latte vada di traverso (cosa che potrebbe accadere con il biberon, se il micio inizia a ingerire troppo liquido).
Ultimo consiglio: la gestione di un micio abbandonato è estremamente delicata. Evitate pertanto cure fai-da-te e ricorrete sempre alla consulenza di un buon veterinario che possa consigliarvi il da fare.