Proprietari animali domestici, uno su tre è pronto a smettere di fumare

Secondo quanto emerge da un recente studio condotto dall’Henry Ford Health System di Detroit, ben il 28,4% dei proprietari di animali domestici ha affermato che intende smettere di fumare per poter proteggere e tutelare la salute degli animali. Ancora, tra le percentuali più interessanti di questo studio, è emerso che l’8,7% chiederebbe al convivente di smettere e il 14,2% smetterebbe di fumare almeno al chiuso. Di qui, l’idea di lanciare una nuova campagna di sensibilizzazione anche in Italia (a Milano e provincia) conclusasi con la consegna di 120 mila opuscoli in 500 strutture tra cliniche e ambulatori.

L’iniziativa, chiamata “Il fumo uccide anche loro”, ha focalizzato la propria attenzione sui danni del fumo passivo anche per gli animali domestici (dai cani ai gatti, dai canarini ai pappagalli). Un invito per cercare di abbandonare la sigaretta quanto prima, facendolo non solamente per il bene della propria salute, quanto anche per il bene di quella degli animali domestici, innocenti vittime di una cattiva abitudine che costa al Sistema sanitario nazionale un imponente volume di risorse finanziarie legate a cure e altre iniziative che si rendono necessarie per fronteggiare le conseguenze del fumo.

Stando a quanto spiegato dai promotori dell’iniziativa, i risultati ottenuti sarebbero molto soddisfacenti. Ad essere positiva è stata infatti non solamente l’attenzione che è stata manifestata dai proprietari degli animali domestici, cui andava diretta in maniera principale la stessa azione di sensibilizzazione e di condivisione informativa, quanto anche per la richiesta di materiali da parte delle altre province italiane, che si sono dimostrate molto attente a quanto sperimentato a Milano e provincia, e sono dunque desiderose di poter replicare anche nel territorio di loro competenza le buone pratiche sperimentate nella provincia lombarda.

Di fatti, proseguono ancora i promotori dell’iniziativa, l’obiettivo è ora quello di dare seguito a tali buoni impulsi mediante il coinvolgimento diretto di istituzioni locali e nazionali, fornendo così al maggior numero possibile di fumatori in possesso di animali domestici una nuova motivazione per poter abbandonare definitivamente la cattiva abitudine di fumare, dentro e fuori le proprie mura domestiche.

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