Leucemia cane: sintomi, diagnosi e cura

Se ti hanno appena detto che il tuo cane ha la leucemia, è probabile che tu ti senta confuso, del resto è un termine che fa molta paura, ma se vuoi aiutare il tuo amico peloso in modo concreto ti sarà utile conoscere dettagliatamente la malattia che, in tanti casi, si può gestire.

leucemia nel cane

Serve solo capire come funziona, quali sono i segnali da tenere d’occhio, quali esami fare e cosa aspettarsi sul piano pratico. La leucemia nel cane può essere trattata e, talvolta guarita, cerchiamo di capirne di più.

Leucemia nel cane: cos’è e le varie tipologie

Non tutti i tumori sono uguali, e nemmeno tutte le leucemie. Nella forma più semplice, si tratta di un disturbo del sangue: i globuli bianchi, che servono a difendere il corpo, iniziano a moltiplicarsi in modo anomalo. Questo succede nel midollo osseo, e da lì si diffonde. La leucemia, però, non crea noduli come un linfoma, non si vede, non si palpa, ma c’è.

Esistono forme acute, più aggressive e improvvise, e forme croniche, che invece crescono lentamente e a volte vengono scoperte per caso. Il tipo di cellule coinvolte cambia: si parla di leucemia linfocitica se colpisce i linfociti, mieloide se coinvolge altre linee cellulari. Ed è importante precisare che non è contagiosa né per te, né per altri animali.

Alcune razze sembrano più predisposte, ma in generale non c’è una causa precisa, non è ereditaria nel senso stretto. Si parla spesso di mutazioni spontanee, anche l’ambiente, in qualche misura, può incidere, ma in molti casi resta un evento casuale e difficile da prevedere.

Tipi di leucemia nel cane:

  • LLA – Leucemia linfocitica acuta: colpisce linfociti immaturi, è molto aggressiva e peggiora rapidamente.
  • LLC – Leucemia linfocitica cronica: forma lenta, spesso senza sintomi iniziali, gestibile nel tempo.
  • LMA – Leucemia mieloide acuta: rara nei cani, evoluzione veloce, coinvolge cellule mieloidi immature.
  • LMC – Leucemia mieloide cronica: progredisce lentamente, ma colpisce la linea mieloide.

Lo studio sulla sopravvivenza

Uno studio pubblicato sul Journal of Veterinary Internal Medicine ha analizzato 121 cani con leucemia linfocitica cronica (B‑CLL), evidenziando differenze nella sopravvivenza. I cani non di razza Boxer vivevano in media 423 giorni, mentre i Boxer solo 178. La ricerca ha anche identificato alcuni segnali associati a una prognosi peggiore, come un numero elevato di linfociti nel sangue e alti livelli del marcatore Ki‑67, indicatore di crescita cellulare. Secondo i ricercatori, diagnosticare precocemente la malattia e valutare questi parametri può aiutare a impostare un piano terapeutico più mirato fin dalle prime fasi. A questo link puoi leggere l’intero studio.

I sintomi della leucemia canina

Il problema è che all’inizio i segnali sono vaghi, non esiste un sintomo unico. Di solito il cane è più stanco del solito. Dorme più, non gioca come prima, magari non mangia o mangia meno. Poi si aggiunge una perdita di peso, qualche infezione più frequente, gengive pallide, linfonodi leggermente gonfi.

Se la malattia avanza, può comparire la febbre, oppure dei piccoli lividi, sanguinamenti dal naso o dalle gengive. In certi casi il cane appare sofferente, soprattutto se il midollo è molto coinvolto. Ci sono anche forme che causano dolori alle ossa, rendendo difficile camminare o salire le scale.

Nessuno di questi segnali, preso da solo, conferma la malattia, ma se noti più di uno insieme e durano più di qualche giorno, è il momento di fare un controllo, non per allarmarsi, ma per chiarire.

Sintomi della leucemia nei cani:

  • Letargia, debolezza
  • Inappetenza, perdita di peso
  • Febbre ricorrente
  • Infezioni frequenti
  • Gonfiore di milza, fegato o linfonodi
  • Sanguinamenti o ecchimosi spontanee
  • Vomito o diarrea
  • Aumento della sete e minzione
  • Sintomi neurologici (nei casi acuti)

Come si arriva alla diagnosi di leucemia

Il veterinario comincerà con un emocromo, cioè un esame del sangue, ed è da lì che si vedono i primi segnali concreti: globuli bianchi troppo alti (o troppo bassi), anemia, piastrine in calo. Se c’è il sospetto, si passa a un’aspirazione del midollo osseo, un esame più tecnico, ma non doloroso che si fa in sedazione leggera.

È da questo che si può capire esattamente di che tipo di leucemia si tratta, a volte servono anche esami genetici o molecolari e spesso si fanno anche ecografie, per vedere se organi come milza o fegato sono ingrossati, utili acapire la gravità e a decidere come intervenire.

Cosa succede dopo la diagnosi

La parola “chemioterapia” fa paura, ma in campo veterinario non è come nell’uomo. I dosaggi sono diversi, e l’obiettivo non è la cura assoluta, ma la qualità della vita. Nelle forme acute, si inizia spesso con una combinazione di farmaci, può servire qualche giorno di ricovero, ma in tanti casi la terapia si continua a casa.

Con la leucemia cronica, a volte basta un solo farmaco orale, con controlli regolari, la cosa importante è capire che ogni cane risponde in modo diverso. Alcuni recuperano energie in pochi giorni, altri ci mettono di più e altri ancora non rispondono come si sperava. Anche tu puoi aiutare il tuo cane osservandolo, tenendo in un piccolo diario in cui annotare cose minime: come dorme, quanto mangia, se cambia qualcosa nei suoi occhi, nei suoi movimenti. Tutto questo aiuta il veterinario a fare scelte migliori.

Cosa è utile avere a portata di mano:

  • Uno schema con giorni, farmaci e dosaggi.
  • Contatti rapidi del veterinario (anche fuori orario).
  • Esami e referti sempre ordinati.
  • Spazio tranquillo in casa dove il cane possa riposare.
  • Una ciotola sempre pulita e acqua fresca.

FAQ – Domande frequenti

La leucemia è contagiosa?
No. Non si trasmette a nessuno, nemmeno agli altri cani.

Quanto vive il cane affetto da leucemia?
È impossibile dirlo subito. Con la forma cronica, anche anni, con l’acuta, a volte solo mesi. Ma dipende tutto da come risponde alla terapia.

Proverà dolore?
Non se è seguito bene, e se un giorno il dolore dovesse arrivare, ci sono modi per evitarlo.

Serve cambiare alimentazione?
Non in modo drastico. Ma cibi più digeribili, più ricchi di proteine, possono aiutare, è bene chiedere consiglio al veterinario.

Quando è il momento di dire basta?
Il veterinario ti aiuterà a capirlo, ma tu conosci il tuo cane, quando non sarà più lui, lo sentirai.

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