Il toro è il maschio della specie Bos taurus che mantiene la sua fertilità, mentre il bue viene castrato durante i primi mesi di vita. Sebbene siano entrambi esemplari maschili della stessa specie, le loro differenze fisiche e comportamentali sono molto evidenti.
Molte persone utilizzano le parole bue e toro come sinonimi per definire il maschio della vacca, ma in realtà il toro è il maschio fertile è quello che gli allevatori spingono alla riproduzione all’interno delle stalle, mentre il bue è il maschio castrato e destinato all’allevamento per la carne o per la forza lavoro nei campi.
Le differenze fisiche e comportamentali portarono molti agricoltori a utilizzare questi due termini per distinguerli, ed ecco perché ancora oggi si può fare confusione tra toro e bue.
Differenze fisiche tra toro e bue
La differenza principale tra toro e bue sta nella castrazione parziale o totale di quest’ultimo. L’esportazione dei genitali trasforma l’equilibrio ormonale e il metabolismo, l’animale tende a ingrassare di più, motivo per il quale è destinato alla produzione di carne.
In base alla razza, il toro ha una corporatura slanciata, muscolosa e un paio di corna molto grandi e lunghe, perché il corpo produce gli ormoni della crescita che gli permettono di sviluppare il fisico nel modo adeguato.
La crescita del bue è bloccata dalla castrazione, che avviene non appena l’animale mostra i primi segnali di irrequietezza. Gli arti e le corna sono molto più piccoli rispetto al torno e il grasso si accumula soprattutto nelle zone di cosce e addome, in base all’alimentazione.
Tutte e due gli animali sono dotati di forza, il bue viene impiegato soprattutto nei campi agricoli come animale da tiro, mentre il toro, oltre che per la riproduzione, è un valido aiuto per tirare via ostacoli pesanti nel terreno.
Bue e toro hanno le corna
Una convinzione sbagliata è quella di credere che i buoi non abbiano le corna a causa della castrazione, ma in realtà non è così. I buoi castrati hanno le corna, anche se più piccole dei tori, e solo in alcuni casi, dovuti a condizionamenti genetici, ne sono privi.
Stesso discorso per il colore della pelle del bue, che non dipende dalla castrazione ma semplicemente dalla razza.
Differenze fisiologiche del bue rispetto al toro
I buoi non possono avere figli per via della castrazione ed è frequente che soffrano di problemi ormonali dovuto alla perdita delle gonadi.
Nel loro sangue circola meno testosterone (solo il 5% rispetto a un toro), e soffrono di un fortissimo calo del diidrotestosterone (DH), ormone androgino fondamentale per la salute dei mammiferi maschi.
I tori sono attivi sessualmente e si riproducono durante i periodi di calore. Possono accoppiarsi da 3 a 6 volte con ogni femmina e il rapporto sessuale dura, in media, dai 3 ai 12 minuti.
Le femmine entrano in calore ogni 21 giorni e il ciclo ormonale del testosterone del toro segue che queste tempistiche. L’estro ha una durata di 18 ore e l’ovulazione di 30 ore, in questo arco temporale, il toro cerca di riprodursi con le femmine del gruppo.
Le femmine sincronizzano il ciclo mestruale in modo da essere fertili e in calore nello stesso momento, questo consente al toro di accoppiarsi con tutte quante, mettendo al mondo più figli.
La gravidanza dura da 279 a 290 giorni, il toro sceglie comunque un numero limitato di femmine nel gruppo per non sprecare tutte le energie e aumentare la possibilità di diventare padre senza il rischio di sfiancarsi o ammalarsi.
Comportamento del bue e del toro
Dal punto di vista comportamentale è quasi impossibile distinguere i giovani esemplari di toro e di bue, entrambi tranquilli e molto vicini alla madre.
Con l’avvicinarsi del periodo della maturità sessuale, i tori cominciano ad essere più aggressivi e irrequieti dei buoi castrati, perché la biologia li porta a sfidare altri maschi per il territorio e a riprodursi.
I tori sono molto protettivi con le femmine e particolarmente imprevedibili con gli esseri umani, tanto che gli allevatori devono prestare molta attenzione quando cercano di avvicinarli perché possono caricare in qualsiasi momento.
I vitelli castrati mantengono un comportamento più infantile, molto simile a quando erano giovani e raramente attaccano gli allevatori, la loro tendenza è quella di nascondersi tra la mandria e proteggersi.
I tori, se lasciati liberi in natura, si posizionano fuori la mandria e la pattugliano, se incrociano un maschio o si trovano in una situazione di pericoloso, assumono una posizione di minaccia lanciando messaggi aggressivi con le corna, con gli sguardi e con piccoli movimenti rapidi, che precedono l’attacco.
Sono animali territoriali che rischiano la propria vita per il bene del gruppo, proteggendo non solo le femmine ma anche i buoi che appartengono alla mandria