La cimice asiatica: come riconoscerla ed eliminarla

La cimice asiatica o Halyomorpha halys è di una cimice marmorizzata originaria dell’Asia Orientale, presente da alcuni anni anche negli USA, in diversi Paesi Europei e, dal 2012, anche in Italia.

cimice asiatica

Il suo aspetto è molto simile a quello della cimice verde presente nel nostro territorio, ma con la differenza che nella parte superiore e laterale del corpo ha una colorazione bruna, con toni di bianco sporco, nero, grigio e rame.

Le antenne sono striate col bianco e col nero, sotto il pronoto ci sono cinque bande chiare e le zampe hanno delle bande bianche e nere. Le ali sono di forma allungata, trasparenti e con piccole macchie nerastre.

È una specie molto invasiva e altamente polifaga, capace di fare danni molto importanti a piante e raccolto. Scopriamo di più.

Cosa attira la cimice asiatica?

Ci sono diverse aspetti territoriali e ambientali che attirano la cimice asiatica e ne favoriscono la proliferazione come: la vicinanza a case, rustici, fabbricati, pali, cortecce e materiali di vario genere accatastati, tutti considerati luoghi ideali per ripararsi e riprodursi.

Le cimici asiatiche sono attirate anche da piante come il melo, il pero, la frangola, il prugnolo, il corniolo, il nocciolo, gli aceri, i frassini e il sanguinello e tante altre.

Fa differenza anche la loro disposizione sull’appezzamento di terreno, le tante varietà disponibili nello stesso luogo sono una forte fonte di attrazione.

Inoltre, anche la vigoria della pianta fa differenza: chiome alte e piene attraggono particolarmente questo insetto.

Che danni provoca la cimice asiatica?

Come anticipato, la cimice asiatica provoca danni su molte colture, in particolare pero e melo, ma è possibile notare il suo passaggio anche su ciliegio, pesco, agrumi, olivo e pomodoro e tante altre specie.

Il picco massimo dell’invasione e dei danni avviene durante la primavera, in particolare da aprile a giugno, con un altro picco tardivo nella seconda metà di agosto, da parte degli insetti più adulti.

Sia gli esemplari adulti che quelli giovani si nutrono delle parti epigee delle piante, pungendole ripetutamente per trarre il nutrimento.

I danni visibili sono:

  • Frutti decolorati e deformati, con indurimento nella zona della puntura;
  • Cascola dei frutti;
  • Piccole aree necrotiche e polpa sciolta.

I frutti colpiti dalla cimice asiatica non sono commercializzabili, sia a causa del danno estetico, che per l’alterazione della qualità.

Come eliminare le cimici asiatiche

In caso di invasione di cimici asiatiche, gli esperti consigliano di utilizzare insetticidi naturali come il piretro, oppure di spruzzare direttamente le cimici o le zone di passaggio con acqua e sapone di Marsiglia, che le disidrata e ne causa la morte.

Per tenere lontana la cimice orientale dalle piante è possibile provare dei repellenti naturali come erba gatta, mente e aglio, mentre nei campi di dimensioni molto grandi, l’unica soluzione è installare delle reti apposite, se possibile.

In commercio sono disponibili anche degli spray insetticidi molto efficaci, si tratta per lo più di quelli usati per uccidere blatte volanti, scarafaggi e formiche, sono a base di piretroidi e sono molto tossici per i parassiti.

Come allontanare le cimici asiatiche da casa

Per tenere lontane le cimici asiatiche da casa è possibile applicare delle zanzariere alle finestre, in modo da sigillare bene tutti e quattro i lati.

Quando si esce bisogna chiudere velocemente la porta, basta un attimo di distrazione per ritrovarsi qualche parassita tra le quattro mura. Inoltre, bisogna anche controllare il bucato perché spesso le cimici si attaccano ai panni stesi fuori.

Si deve fare attenzione alle listarelle delle persiane, alle guarnizioni delle finestre, ma anche a crepe e fessure nelle pareti.

È molto utile sigillare vecchi camini non più utilizzati e installare delle retine nelle prese d’aria. Se in casa ci sono già delle cimici si può anche utilizzare il vapore per stanarle.

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