La mosca è un insetto appartenente all’ordine dei ditteri e, come le zanzare, ha un solo paio d’ali. In realtà, il secondo paio, che era presente in origine, ha avuto una metamorfosi e si è trasformato in bilancieri, due strutture che servono alla mosca per equilibrarsi durante il volo.
Queste sono invisibili ad occhio nudo, eppure sono molto importanti perché rendono il volo dell’insetto più stabile e gli permettono di atterrare con maggiore facilità.
Quel lieve ronzio che si sente al passaggio di una mosca è dato proprio da queste piccolissime seconde ali.
Esistono tante centinaia di migliaia di specie di mosche, ma nel nostro Paese ne sono state rilevate solo alcune. In particolare, le più diffuse sono quelle che appartengono alle seguenti famiglie:
- Muscidae;
- Fannidae;
- Sarcophagidae;
- Calliphoridae.
Mentre, le più conosciute sono la mosca domestica, la mosca nera, il moscone e il moscerino dell’aceto.
La mosca domestica presenta delle linee scure sulla parte del torace, il corpo è di colore grigio ed è lungo dai 4 agli 8 mm. È attratta soprattutto dagli alimenti e dai rifiuti, in particolare, dalle sostanze zuccherine, come vedremo nel prossimo paragrafo.
Come si nutre la mosca?
Le mosche adulte sono attratte da odori forti e si nutrono di sostanze liquide come il nettare dei fiori, il miele, il cibo in decomposizione, le feci e altri liquidi organici.
Le larve di mosca, invece, conosciute anche come vermi o tignole, si nutrono generalmente di escrementi, carcasse di animali morti, materiale organico e piante in decomposizione. Infatti, le larve sono in grado di rompere le molecole complesse che si trovano nei materiali in decomposizione, per rendere più semplice l’assimilazione dei nutrienti necessari per il loro sviluppo.
Dove vive la mosca?
La mosca vive vicino agli insediamenti umani, perché depone le sue uova sugli alimenti organici in stato di decomposizione, come frutta e verdura, e sugli escrementi.
È quindi facile trovarla nelle dispense, vicino ai bidoni della spazzatura, in stalle e fattorie e altri ambienti rurali dove sono presenti animali domestici e bestiame, e quindi anche letame ed un’elevata quantità di escrementi di cui cibarsi.
Quanto tempo impiega la larva a diventare mosca?
Occorrono circa 10 giorni prima che la larva diventi una mosca. La metamorfosi ha origine dall’uovo, dal quale nasce la larva, che si sviluppa in pupa e, infine, in mosca, raggiungendo lo stadio adulto.
La velocità di questo passaggio, fa si che le mosche si riproducano molto velocemente, motivo per il quale sono ritenute degli animali infestanti come le zanzare.