La nutria è pericolosa per l’uomo? Una domanda molto frequente quando si parla di questo mammifero roditore, soprattutto, a causa della sua presenza fuori controllo in molte aree del nostro Paese.
La nutria, Myocastor coypus, o castorino, è originaria del Sud Africa e fu introdotta in Europa, in particolare, per scopi commerciali dovuti alla vendita della sua pelliccia.
In Italia, questa specie si è diffusa sempre di più, ed oggi è possibile avvistarle anche in zone residenziali.
Aspetto della nutria
Può raggiungere il peso massimo di 10 kg e una lunghezza di 40-60 cm, a cui bisogna aggiungere quella della coda, che può arrivare a 30 cm.
Ha un corpo massiccio e robusto, adattato alla vita acquatica. La sua pelliccia è densa e ruvida, di solito di colore marrone scuro o grigiastro, che aiuta a isolare l’animale mentre è in acqua.
La testa è larga e piatta con un muso corto. Le sue narici possono chiudersi per impedire l’ingresso di acqua quando si immerge. Occhi e orecchie sono piccoli e situati in alto sulla testa, caratteristica che le permette di vedere e sentire mentre nuota.
Le zampe anteriori sono piccole e agili, adatte a manipolare il cibo, mentre le zampe posteriori sono più grandi e palmate, ottimali per nuotare.
Un po’ come tutti i roditori, anche la nutria ha incisivi grandi, utilizzati per rosicchiare vegetazione e corteccia.
Comportamento della nutria
Il maschio della nutria è molto solitario, mentre le femmine vivono e si muovono in piccoli gruppi in prossimità delle rive di acqua dolce.
È una specie che ama muoversi di notte, che se non è così raro avvistarne qualcuna durante il giorno. Negli ultimi anni, molte colonie sono andate oltre i torrenti, arrivando in collina e, anche in città.
Le femmine sfruttano anche le tane di altri animali, ed hanno l’abitudine a scavare cunicoli e camere negli argini e sottoterra. La loro alimentazione è prevalentemente composta da radici, tuberi, rizomi di piante e altra vegetazione.
Le malattie delle nutrie
Quali sono le malattie che portano le nutrie? Quando si sente parlare di questi animaletti, si fa riferimento alla leptospirosi, malattia infettiva, provocata dal batteri del genere Leptospira, che può passare dagli animali all’uomo.
Diverse analisi effettuate negli Istituti Zooprofilattici eseguite su carcasse di nutria, hanno constatato la bassa positività a forme di Leptospira, la stessa presente normalmente in altri animali selvatici. La presenza di anticorpi per la Leptospira non è indicatore della malattia e né della sua trasmissione.
La nutria è pericolosa per l’uomo?
La IUCN ha identificato la nutria come una delle specie alloctone più invasive a livello globale.
In Italia, è considerata una specie indesiderabile per i danni significativi che causa all’ambiente, alla fauna acquatica e alle colture come barbabietole, mais e patate. Nonostante ciò, il Ministero dell’Ambiente ha riconosciuto che la nutria presenta un basso rischio epidemiologico e non è pericolosa per l’uomo, dato che è vegetariana e che ha un comportamento molto timoroso.
Inoltre, ricordiamo che in base alla Legge 157/92, è vietato cacciare o catturare le nutrie sul territorio nazionale.