Le differenze tra calamari e totani: specie, habitat e morfologia

Sia i totani che i calamari appartengono al gruppo dei cefalopodi, molluschi intelligenti e agili, capaci di cambiare colore e muoversi con una certa eleganza nel mare. È molto facile confonderli al punto  che spesso usiamo i loro nomi come fossero sinonimi, ma la verità è ci sono delle differenze tra calamari e totani che riguardano il corpo, le abitudini, il modo di cacciare e perfino l’ambiente in cui vivono.

totani e calamari distinzione

Totani e calamari: stessa origine ma due specie diverse

I totani e i calamari appartengono, entrambi, alla classe dei cefalopodi, ma non alla stessa famiglia. Il calamaro comune (Loligo vulgaris) e il totano (Todarodes sagittatus) hanno un’origine evolutiva simile, ma hanno sviluppato un adattamento diverso agli ambienti in cui vivono.

Il calamaro preferisce le acque costiere, dove la luce penetra meglio e le prede sono piccole e abbondanti. Il totano vive a 700 metri sotto la superficie, in zone buie e fredde, dove è necessario avere forza e resistenza per sopravvivere.

E proprio questa distinzione ha plasmato il loro corpo: il calamaro è snello, è dotato di un mantello traslucido e pinne laterali lunghe; il totano è massiccio, ha la pelle spessa e scura, le pinne triangolari sono concentrate soprattutto sulla parte finale. Queste piccole differenze rendono il calamaro agile e rapido e il totano forte e adatto alle profondità.

Totani e calamari: come riconoscerli a colpo d’occhio?

Confonderli è molto facile, soprattutto per chi non è abituato a notare quei piccoli dettagli che ne fanno la differenza. Il calamaro ha un corpo regolare e affusolato, le pinne sono ampie e arrotondate, quasi a formare un rombo, mentre la forma del totano è conica, il mantello termina a punta e le pinne, piccole e triangolari, coprono la parte finale.

Ci sono differenze anche nella colorazione:

  • Il calamaro è più chiaro, quasi perlato;
  • Il totano tende al rosso-bruno con sfumature violacee.

Anche la pelle si comporta in modo diverso:

  • Il calamaro ha la pelle sottile e più delicata, che viene via facilmente;
  • Il totano ha la pelle spessa e resistente, necessaria per proteggersi dalla pressione delle acque profonde.

 Totano e calamaro: comportamento e adattamento

Totani e calamari si muovono e cacciano in modo simile, entrambi si spostano grazie al getto d’acqua che aspirano nella cavità del mantello ed espellono tramite un sifone, muovendosi velocemente all’indietro. Il calamaro usa questo sistema per spostamenti brevi, necessari per catturare piccole prede e crostacei. Il totano utilizza la stessa tecnica per coprire distanze più lunghe e affrontare correnti profonde.

Il calamaro utilizza delle ventose piccole e uniformi per afferrare le prede, mentre il totano ha delle ventose sui bordi leggermente dentellati, adattamento utile per trattenere pesci più grandi.

La vista è un punto che li accomuna, entrambe le specie hanno occhi sviluppatissimi, tra i più evoluti del mondo animale, percepiscono qualsiasi movimento anche in condizioni di luce minima e sono in grado di calcolare la distanza esatta dalle prede.

Riproduzione e ciclo vitale

Il calamaro depone le uova in acque basse, legandole in ciuffi gelatinosi alle alghe o alle rocce. Il totano, invece, affida la riproduzione al mare aperto: le femmine rilasciano migliaia di uova che galleggiano sospese, avvolte da una massa gelatinosa trasparente.

Entrambe le specie hanno un ciclo vitale breve, di solito inferiore ai due anni. Dopo la riproduzione, gli adulti muoiono per permettere alle nuove generazioni di svilupparsi senza competizioni diretta. Si tratta di un processo naturale comune tra tanti cefalopodi.

Totani e calamari contribuiscono al mantenimento degli equilibri dell’ecosistema marino: i primi mantengono in vita la catena alimentare nelle acque più profonde, dove sono cibo per pesci spada, tonni e capodogli; i secondi garantiscono la presenza costante di prede nei tratti costieri.

Habitat e distribuzione nel Mediterraneo

Il calamaro comune è una presenza costante nel Mediterraneo, lo si trova soprattutto lungo le coste italiane, francesi e greche, dove le acque sono più temperate. Durante i mesi caldi tende ad avvicinarsi alla riva, mentre in inverno si sposta verso il largo.

Il totano, al contrario, vive quasi tutto l’anno in profondità e sale verso la superficie solo di notte o in periodi di migrazione. Queste abitudini fanno sì che le due specie non entrino quasi mai in competizione diretta, pur condividendo lo stesso mare.

La loro distribuzione è anche un ottimo indicatore ecologico, da anni, gli studiosi osservano come i totani sono in grado di adattarsi alle variazioni di temperatura dell’acqua, mentre i calamari risultano essere più sensibili ai cambiamenti ambientali.

Per tale motivo, la presenza o l’eventuale scomparsa delle due specie in alcune zone del Mediterraneo è considerata utile a capire come sta cambiando l’equilibrio climatico dei nostri mari.

Domande frequenti

  • Come si riconosce la differenza tra totani e calamari?
    Il calamaro ha pinne lunghe su quasi tutto il corpo e pelle chiara; il totano ha pinne triangolari solo alla base e colore rosso-bruno.
  • Dove vivono i totani e dove i calamari?
    I calamari vivono in acque costiere e poco profonde, mentre i totani preferiscono fondali più profondi e zone oceaniche.
  • Chi è più tenero tra totano e calamaro?
    Il calamaro ha carne più morbida e delicata, il totano è più sodo e fibroso perché vive in acque fredde e profonde.
  • Totano e calamaro sono la stessa specie?
    No, appartengono a famiglie diverse della classe dei cefalopodi: Loliginidae per i calamari e Ommastrephidae per i totani.
  • Perché è importante distinguere totani e calamari?
    Perché hanno caratteristiche biologiche e ambientali differenti, utili per riconoscere le specie marine e monitorare la salute degli ecosistemi.

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