Pantegane di fogna: come riconoscerle e tenerle lontane da casa

La pantegana è un altro nome utilizzato per indicare il Rattus Novergicus, chiamato anche ratto di fogna, surmolotto o topo di fogna.

pantegana di fogna

Nel linguaggio comune, soprattutto in alcune regioni del Nord-Italia, si tende a usare pantegana per identificare quei roditori robusti e abili che vivono in pressi abitativi, cantine, fognature o ambienti umidi e poco frequentati dall’uomo.

È un animale capace di adattarsi con estrema facilità, lo troviamo in seminterrati, fogne, sotto i pavimenti, ma anche lungo muri umidi o scarichi. Questi ambienti mettono a disposizione cibo e acqua e, per questa ragione, gli habitat tipici di questo animale sono la periferia urbana, il sottoscala, la fossa biologica, e qualsiasi altro luogo dove l’uomo abita o lascia rifiuti.

Aspetto delle pantegane: dimensioni e caratteristiche

Dal punto di vista fisico, la pantegana è più robusta rispetto ad altri roditori urbani. Può superare i 30-40 cm di lunghezza (coda esclusa) e pesare diverse centinaia di grammi.

La colorazione è generalmente grigio-marrone sul dorso, più chiara sul ventre. Le orecchie sono relativamente piccole, il muso tozzo, la coda solitamente più corta rispetto al corpo rispetto ad altre specie come il ratto nero.

Proprio la sua corporatura importante e la presenza fisica imponente rendono la pantegana un animale visibile e spesso percepito come una minaccia.

Comportamento, alimentazione e ciclo vitale della pantegana

La pantegana è onnivora, ciò significa che si nutre di una varietà di alimenti, dai cereali alle carcasse, dai rifiuti alle uova di uccelli, e adatta la dieta a seconda dell’ambiente

In ambito urbano, spesso sfrutta avanzi di cibo umano, spazzatura, alimenti destinati agli animali domestici o scarti industriali. La sua capacità di sopravvivenza è legata proprio a questa flessibilità.

Il suo ciclo riproduttivo è molto veloce, le femmine possono partorire più volte all’anno, con cucciolate numerose, il che significa che una piccola presenza iniziale può rapidamente trasformarsi in una colonia estesa se non contrastata.

Inoltre, la pantegana ama ambienti nascosti per costruire tane, gallerie sotterranee, spesso nelle intercapedini, lungo le pareti umide, oppure nei pressi dei corsi d’acqua. Questo rende il suo rilevamento e la sua gestione più complessi rispetto ad altri roditori.

Durante la notte è attiva, mentre di giorno tende a restare nascosta, salvo in casi d’infestazione massiva che favorisce gli avvistamenti anche durante le ore diurne. Spesso, il segnale della sua presenza è dato da rumori di rosicchiamento, feci grandi e scure, tracce untuose lungo i muri o nelle tubazioni.

Dal punto di vista alimentare, può consumare fino a 30 grammi di sostanza secca al giorno. Per quanto riguarda il comportamento, la specie tende a definire gerarchie all’interno delle colonie, con maschi dominanti che si lasciano andare all’esplorazione di territori più vasti alla ricerca di cibo, mentre le femmine e i subordinati restano nei pressi della tana.

Questo tipo di comportamento complesso rende le pantegane resistenti ad alcune strategie di derattizzazione più superficiali.

Quali sono i rischi della presenza delle pantegane?

Dal punto di vista zoonotico, la pantegana può veicolare malattie come la leptospirosi, salmonellosi, tifo e altre infezioni legate agli ambienti fognari o alle discariche. È quindi evidente che la sua presenza rappresenta un problema di salute pubblica che va affrontato tempestivamente per limitare i danni e la diffusione.

Come eliminare le pantegane di fogna?

Per evitare la presenza e la diffusione della pantegana gigante di fogna è importante agire di anticipo tramite la prevenzione. Questa può essere fatta rimuovendo fonti di cibo (bidoni della spazzatura, rifiuti, alimenti per animali non protetti), sigillando accessi (crepe nei muri, tubi scoperti), riducendo l’umidità e isolando ambienti poco frequentati.

Bisogna controllare le aree critiche (cantine, garage, locali tecnici) e verificare la l’eventuale presenza di escrementi, rosicchiamenti, rumori, tane. Se rilevi più di uno di questi segnali, è molto probabile che ci sia qualche pantegana ed è quindi importante muoverti prima che la colonia esploda.

Rivolgiti a una ditta specializzata in derattizzazione

Le ditte specializzate conoscono le abitudini della pantegana, sanno dove collocare esche o trappole e come collegare l’intervento all’ambiente. Ti consigliamo, se noti la presenza di segnali che fanno pensare a un’infestazione della pantegana di fogna, di contattarne una in zona e farla intervenire per arginare subito il problema.

Cosa puoi fare tu intanto? Elimina gli alimenti accessibili e sigilla tutti i bidoni; ripara le crepe, i tubi aperti e chiudi gli accessi diretti alle cantine.

Faq – Domande utili

  • Che animale è la pantegana? È il ratto di fogna (Rattus norvegicus), un roditore grande e adattabile.

  • Quanto può essere grande? Fino a 40 cm di lunghezza e mezzo chilo di peso.

  • Dove vive? In fogne, cantine, discariche e zone umide.

  • È pericolosa? Sì, può trasmettere malattie come leptospirosi e salmonellosi.

  • Come si elimina? Con interventi professionali di derattizzazione e sigillando gli accessi.

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