Geco ciliatus o geco crestato: aspetto, habitat e allevamento

Il geco ciliatus o geco crestato, è un sauro appartenente alla famiglia Diplodactylidae, originario della Nuova Caledonia, un’isola nel Pacifico.

È conosciuto anche coi nomi di geco cigliato o geco gigante di Guichenot, quest’ultimo attribuito in seguito alla scoperta della specie, nel 1866, da parte dello zoologo francese Alphone Guichenot.

Geco ciliatus

Verso fine dell’800, il rettile non fu più avvistato e la specie fu ritenuta estinta. Poi, nel 1994, l’erpetologo Robert Seipp lo riscoprì, ed oggi è molto diffuso come geco da allevamento.

Geco crestato: descrizione

Il geco ciliatus è tra le specie di geco più grandi, il suo corpo può misurare fino a 13,5 cm e la coda raggiungere anche gli 11-12,5 cm.

Ha la testa a forma triangolare, con due fori all’estremità che fungono da orecchie. Gli occhi sono formati da pupille a forma di fessura, con estremità lievemente lobate, adatta alla visione notturna.

Proprio la loro forma molta caratteristica permette al geco crestato di assorbire più luce e avere una migliore vista al buio, anche se non su lunga visione.

In testa, nella zona sopraoculare c’è una fila di creste triangolari che somigliano a delle ciglia, che si estendono fino alla base della coda.

Le quattro zampe, con cinque dita ciascuna, sono dotate di setae per l’arrampicamento su superfici lisce, mentre la coda è leggermente spessa e prensile e serve a bilanciare e supportare il corpo dell’animale durante le arrampicate.

Se la perde non può rigenerala, a differenza di altri gechi. Nel dimorfismo sessuale, i maschi hanno una sacca più grande alla base della coda, che contiene gli emipeni.

Colori del geco crestato

Il geco crestato o geco ciliatus è presente in natura senza pattern, con strisce o a frange bianche.

Quelli senza pattern hanno una colorazione a tinta unita che può essere: verde, gialla, marrone o grigia, e possono più o meno avere altri lievi colori sul dorso.

I gechi a strisce hanno il corpo di una colorazione sfondo chiaro con strisce scure sul dorso; mentre quelli a frange bianche hanno le caratteristiche di quelli senza pattern ma con creste chiare, bianche o gialle.

Durante il corso degli anni, gli allevatori hanno ottenute altre colorazioni in seguito all’accoppiamento di varie specie.

Carattere e comportamento del geco ciliatus

Il geco crestato è un rettile aggraziato e arboreo, capace di arrampicarsi su superfici anche estremamente lisce e di eseguire piccoli salti. Di giorno, riposa in rifugi all’interno di alberi o sotto la vegetazione, mentre di notte si sposta fino a 3 metri da terra per cercare cibo.

Ectotermo, il geco regola la temperatura corporea durante il giorno. In cattività, gli esemplari maschi possono diventare aggressivi, ma con adeguate condizioni di vita, spazi e cibo, si riduce lo stress.

Il geco emette suoni durante l’accoppiamento e adotta posture difensive, inclusa l’autotomia della coda. È docile, ma il contatto dovrebbe essere limitato, rispettando la natura dell’animale e trattandolo con cura e precauzione.

Alimentazione

I gechi ciliatus sono per lo più insettivori, in cattività si nutrono soprattutto di insetti, come locuste, blatte, grilli e bachi di seta. Alla dieta aggiungono anche polline e frutta.

Per la specie è fondamentale l’apporto di vitamina D3 e di calcio, la loro carenza può comportare lo sviluppo di patologie ossee metaboliche o provocare la caduta della coda.

Nel suo habitat, il geco crestato beve leccando le gocce di pioggia e rugiada sulle foglie, sul muschio e sui tronchi.

Geco ciliatus: allevamento

Poiché il geco crestato è un animale arboricolo, bisogna sviluppare il terrario in altezza:

  • Per un solo esemplare è necessario un terrario di 30x30x50 cm;
  • Per due gechi, invece, le dimensioni ideali sono di almeno 40x40x50 cm.

All’interno vanno posizionate piante, cortecce, tronchi e liane, che l’animale potrà utilizzare per nascondersi.

La temperatura ideale è tra i 22°C e i 28°C, durante l’inverno è possibile installare, all’interno del terrario, un tappetino riscaldante con un termostato su una parete verticale.

Per dissetarlo, bisogna nebulizzarlo 2-3 volte al giorno in primavera e in estate, mentre in inverno, basta anche una sola volta a settimana.

L’umidità del’ambiente dovrebbe essere mantenuta al 60%, con picchi anche all’80-90% durante le sessioni di nebulizzazione.

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