I cani che vivevano a fianco degli abitanti dei villaggi mediorientali circa 11.500 anni fa potrebbero aver contribuito a trasformare il modo in cui gli esseri umani cacciavano e vivevano.
A sostenerlo è un recente report pubblicato dagli scienziati sul March Journal of Anthropological Archaeology, secondo cui alcune ossa canine frammentarie sarebbero state rinvenute a Shubayqa 6, un antico sito nel nord-est della Giordania, risalenti a un’epoca in cui i resti di lepri e altre piccole prede all’avamposto aumentarono bruscamente.
Ma cosa significa tutto ciò? A rispondere sono la zooarcheologa Lisa Yeomans dell’Università di Copenhagen, e i suoi colleghi, che ricordano anche che molte ossa di animali trovate a Shubayqa 6 dimostrano i tipici danni riscontrabili dall’essere stati inghiottiti dai cani e poi passati attraverso il loro tratto digestivo.
Dunque, fin dall’antichità i cani erano amici dell’uomo e… dei cacciatori, considerato che – dice Yeomans – l’uso di cani per cacciare piccole e veloci prede come lepri e volpi, magari guidandole in recinti, potrebbe spiegare le prove trovate a Shubayqa 6.
A conferma di ciò, sostengono ancora i ricercatori, nessun segno di carenza di cibo sembra essere stato trovato a Shubayqa 6. Le persone che vivevano lì circa 11.500 anni fa devono dunque aver goduto di una fornitura consistente di gazzelle, lepri, volpi e selvaggina, dicono i ricercatori. E, in questo ambito, i cani possono aver permesso agli esseri umani nel sito di ideare nuovi modi per cacciare la selvaggina in modo abbastanza efficace da rinunciare completamente alla caccia agli animali di grandi dimensioni, sostiene il team di Yeomans, come invece si supponeva in passato.
I risultati ottenuto attraverso tale studio ci propongono nuove informazioni sull’addomesticamento dei cani in Medio Oriente. Gli scienziati ritengono comunemente che i cani siano stati addomesticati nella regione dai natufiani, la prima società nota ad abitare gli insediamenti tutto l’anno, tra i 15.000 e gli 11.500 anni fa. a nuova ricerca “fornisce le migliori prove precoci” dell’addomesticamento del cane nelle parti mediterranee del Medio Oriente, poco dopo la scomparsa della società natufiana, dice la zooarcheologa Natalie Munro dell’Università del Connecticut a Storrs, che non ha partecipato alla nuova ricerca.
Dunque, i natufiani probabilmente utilizzavano reti per catturare le lepri, ma circa 11.500 anni fa, sulla scia dei natufiani, i resti di lepri adulte (più difficili da catturare) sono improvvisamente diventati più comuni nel sito.