Perché il gatto perde i baffi?

Hai notato che il tuo gatto perde i baffi? Può accadere per un normale ricambio fisiologico, o essere un segnale che qualcosa non va nella salute del tuo micio.

gatto perde baffi

I baffi dei gatti sono chiamati vibrisse e si trovano su muso, occhi, orecchie e dietro le zampe anteriori, anche se meno visibili. Sono molto importanti per l’orientamento e la comunicazione del nostro amico pelosetto.

A cosa servono i baffi del gatto?

Le vibrisse sono veri e propri peli e, come tali, sono soggetti a un ricambio ciclico, per cui la perdita sporadica non deve destare preoccupazione, poiché normalissima e fisiologica.

Sul muso del gatto ci sono 12 vibrisse per parte, anche se alcuni esemplari di gatti possono averne di più. Sono attaccate ai bulbi piliferi, ma più in profondità rispetto ai peli, poiché ricche di nervi ,che servono a informare il gatto di ogni cambiamento nell’ambiente circostante.

I baffi aiutano il gatto a intercettare tutti i movimenti intorno a loro, a localizzare le prede, a percepire cambiamenti d’aria e a muoversi meglio nello spazio.

È evidente che i baffi sono fondamentali per la vita quotidiana del nostro micio, per cui non vanno mai accorciati, o peggio, tagliati. Sono anche utili a noi umani per capire lo stato d’animo del gatto: la loro posizione sul muso può farci capire il suo umore e le intenzioni.

Quando è in posizione di caccia, i baffi sono tesi all’indietro e, quando si trova in uno stato di riposo e relax, invece, sono distesi ai lati del muso.

Perché i baffi cadono?

Come abbiamo accennato all’inizio, anche i baffi del gatto sono coinvolti nel ricambio fisiologico del pelo. Se ne trovi qualcuno, quindi, non è un problema.

Ma se noti che il micio perde le vibrisse tutte insieme, allora è importante approfondire per capire le cause. Inoltre, se non ricrescono, potrebbe essere la spia di una patologia in corso, che va indagata.

Tra le cause più comuni della perdita dei baffi ci sono:

  • Pidocchi e parassiti che infiammano la pelle e provocano la caduta del pelo. In particolare, possono esserci macchie e irritazioni sul muso. Il veterinario darà il trattamento più indicato per risolvere il problema.
  • Scontro con altri gatti. Durante la lotta, può capitare che i graffi sul muso provochino la caduta delle vibrisse. Se gli scontri sono frequenti, è consigliato rivolgersi a un veterinario comportamentista per capire le cause di questa aggressività e cosa fare per calmarla.
  • Problemi ormonali e alla tiroide.
  • Irritazione o infezione della pelle. Ad esempio, quelle micotiche come la tigna, o quelle batteriche, possono rendere i baffi più deboli e farli cadere. Stessa cosa per malattie della cute come dermatite, alopecia del gatto e acne felina. Sarà il veterinario a dare il trattamento più efficace in base alla patologia riscontrata.

Gatti senza baffi

In natura, esistono anche delle specie di gatti che non hanno i baffi, come lo Sphynx, totalmente glabro, ovvero, senza pelo, già fin dalla nascita a causa della mutazione di un gene. Essendo senza pelo, soffre molto il freddo, in estate, invece, ha caldo e suda ed ha bisogno di creme solari durante qualsiasi periodo dell’anno.

Oltre allo Sphynx, tra le razze di gatti meno comuni troviamo l’Elfo, risultato dell’incrocio tra lo Sphynx e l’American Curl, e il Peterbald, noto per la sua loquacità.

Inoltre, c’è il Gatto Bambino, originario degli Stati Uniti, e il Donskoy, una razza di gatto russa. Infine, c’è il Kohana, che è l’unico gatto totalmente privo di pelo.

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