Giocherellone, intelligente e simpaticissimo, il coniglio è un ottimo animale da compagnia. Adottandone uno, dando un’occhiata ad esempio a questo link https://www.subito.news/amore-4-zampe/, può solo arricchire la vita.
Con oltre 100 milioni di cellule sensitive presenti nel naso, il coniglio è l’animale con l’olfatto più sviluppato al mondo. Il continuo movimento del musetto permette al lapino di catturare dall’aria tutte le informazioni necessarie per difendersi dai predatori, ma anche di regolare la temperatura durante le giornate afose e di comunicare un particolare stato d’animo (eccitazione, stress, tranquillità). Ma che succede se il coniglio inizia a starnutire?
Il coniglio starnutisce: è subito allarme?
Sensibile all’ambiente esterno, il naso del coniglio è una parte molto delicata, motivo per cui starnuti frequenti costituiscono un campanello d’allarme. Potrebbe trattarsi infatti di un’allergia, un’infiammazione o una rinite. Anche se raro, infatti, in alcune condizioni l’animale domestico potrebbe sviluppare un’ipersensibilità ad una sostanza presente nell’ambiente o a un corpo estraneo. In tal caso, conviene fare mente locale trovando la causa del disturbo in un possibile cambio del fieno, della marca del cibo o dell’uso di un nuovo profumo per ambienti.
Starnuti con muco e secrezioni: cosa vuol dire?
Se il coniglio starnutisce producendo secrezioni o muco potrebbe essere affetto da un’irritazione delle vie respiratorie, in genere di origine batterica. Se non adeguatamente trattata, la patologia potrebbe facilmente sfociare in un’infezione o in una polmonite, con conseguenze anche fatali.
In questi casi, è bene non perdere tempo e rivolgersi immediatamente al veterinario di fiducia, soprattutto se l’animale domestico è anziano oppure è ancora cucciolo, in quanto il sistema immunitario (molto sensibile) non è in grado di reagire adeguatamente.
Gli starnuti accompagnati da muco o da secrezioni possono essere indice anche di una pasteurellosi, una malattia di origine batterica di cui esiste perfino il vaccino, sconsigliato però agli animali da compagnia. Il progredire della patologia potrebbe comportare un indebolimento delle condizioni generali di salute del lapino nonché inappetenza.
In un quadro clinico così complesso è d’obbligo il ricovero presso una clinica veterinaria, dove il medico provvederà ad effettuare una radiografia nel tentativo di valutare la gravità della malattia.
Solo in questo modo sarà possibile iniziare con i trattamenti antibiotici e le nebulizzazioni utili per migliorare la respirazione.
Tuttavia, bisogna segnalare che gli starnuti accompagnati dallo scolo nasale potrebbero essere sintomo di un’anomalia ai denti. Le malocclusioni vanno trattate fin dai primi anni di vita del coniglio, motivo per cui bisogna favorire una corretta igiene orale e una nutrizione adeguata, in grado cioè di stimolare il corretto consumo dei denti (che, ricordiamo, nell’animale sono in costante crescita).
Starnuti nel coniglio: tutte le possibili cure
Ovviamente, se gli starnuti avvengono solo sporadicamente, non bisogna mai allarmarsi e trarre subito delle conclusioni affrettate.
Tuttavia, se è presente anche del muco, è necessario rivolgersi al veterinario di fiducia il prima possibile, evitando lo sviluppo di complicazioni serie.
In nessun caso bisogna somministrare all’animale delle medicine di uso umano già presenti in casa, senza prima aver consultato il medico. Un dosaggio eccessivo potrebbe infatti risultare mortale.
È necessario attenersi alle indicazioni dello specialista preoccupandosi di fornire al coniglio un’alimentazione equilibrata, una buona idratazione e un ambiente abbastanza tranquillo. Attenzione anche alla temperatura che non deve mai essere superiore a 24° C e con un tasso di umidità pari al 75%.