Raffreddore nel gatto: cause, sintomi e cura

Hai il gatto con il raffreddore? Non preoccuparti, esattamente come per noi umani, esistono dei rimedi e delle cure per affrontare i sintomi e aiutare il tuo micio a guarire.

raffreddore gatto

Naso che cola e occhi che lacrimano sono tra i primi sintomi del raffreddore nei gatti, un’infezione considerata lieve e tra le malattie più comuni nel gatto, che il più delle volte, si risolve in poco tempo e con terapie blande.

Ci sono però casi in cui i sintomi possono aggravarsi e un banale raffreddore diventare qualcosa di più importante. Se hai un gattino o un gatto molto anziano che ha preso il raffreddore, monitora costantemente la situazione e, ai primi segnali, recati dal veterinario.

Perché il gatto prende il raffreddore?

La causa più frequente del raffreddore del gatto è da imputare alla presenza dell’herpesvirus felino o del calicivurs felino, entrambi possono provocare sintomi più importanti, come ulcere agli occhi e alla bocca.

Il gatto può prendere il raffreddore anche a causa di un indebolimento del sistema immunitario provocato da cambiamenti importanti nella sua quotidianità come la sterilizzazione o il cambio di residenza.

Due condizioni che possono stressare molto il micio ed avere effetti negativi sulla sua salute.

In questo caso, potrebbe essere utile dare al gatto un supporto con prodotti a base di lisina, amminoacido che aiuta i felini a superare le infezioni virali e rafforzare le difese immunitarie.

Raffreddore gatto: sintomi

Per capire se il tuo gatto ha il raffreddore osservalo, i sintomi sono simili a quelli che colpiscono noi essere umani.

Nello specifico, un gatto raffreddato manifesta:

  • Nasco che cola
  • Lacrimazione eccessiva
  • Starnuti
  • Febbre
  • Perdita dell’appetito
  • Letargia
  • Ulcere sulla lingua
  • Tosse
  • Disidratazione
  • Linfonodi ingrossati

Se noti uno o più di questi sintomi, mettiti in contatto con il tuo veterinario che potrà confermare la diagnosi e indicarti il trattamento adeguato.

Quanto dura il raffreddore nel gatto?

I sintomi del raffreddore nel gatto durano da 1 a 5 settimane, molto dipende dalla velocità con la quale viene diagnosticato e curato.

Per questa ragione è importante prestare attenzione alla comparsa dei primi segnali sospetti e iniziare subito il trattamento.

Come curare il raffreddore del gatto

Un gatto col raffreddore deve essere tenuto al caldo, bastano anche mezz’ora al giorno vicino a una fonte di calore per aiutarlo ad alleviare la congestione. Inoltre, è utile aumentare il livello di umidità in casa, magari utilizzando un umidificatore.

cura raffreddore del gatto

Se il gatto respira male e ha il naso chiuso, puliscilo con un panno morbido, caldo e umido, o con delle salviette igieniche per gatti. Fai massaggi delicati per pulire il naso, ma anche la bocca e gli occhi, servirà a dargli sollievo.

Col naso chiuso, il micio non sentirà gli odori del cibo e potrebbe mostrarsi inappetente. Cerca di farlo mangiare e bere a sufficienza, solo così potrà guarire più velocemente: se rifiuta il cibo secco, mettilo in un po’ di acqua calda per ammorbidirlo, oppure, riscalda un po’ quello umido, per renderlo più appetibile.

Quando i gatti sono malati necessitano di stare al caldo: metti una coperta nella cuccia o prova a utilizzare un lettino riscaldato per gatti.

Cura e farmaci per il raffreddore del gatto

Il veterinario può decidere la terapia farmacologiche più adeguata in base alla causa che ha provocato il raffreddore (batterica o virale). In generale:

  • Terapia antivirale (aciclovir o interferone);
  • Antibiotici a compresse o pomata;
  • Somministrazione di liquidi per infusione;
  • Antinfiammatori;
  • Aerosol;
  • Farmaci per la tosse;
  • Terapie per rafforzare le difese immunitarie.

La prognosi è molto buona e, per la maggior parte delle volte, non serve ricorrere a una cura farmacologica.

Se però il gatto prende troppo spesso il raffreddore, a causa di ripetute infezioni virali, il decorso può essere più severo, ed è fondamentale seguire le indicazioni del veterinario per aiutarlo a guarire e prevenire eventuali ricadute.

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